Page 30 - zu sarino 1996
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I turisti d'estate, che come ogni anno inva-
dono la più grande isola dell'arcipelago delle
Egadi, hanno trovato vuoto, all'ingresso del
paese, quel caratteristico spazio all'aperto che s
fino all'anno scorso ospitava teste scolpite nel 6
tufo ed altri oggetti sempre ricavati con geniale
inventiva dal tufo, quali barche, pesci, animali
di vario genere ed anche emblemi solari, lan-
terne, maschere.
Non hanno trovato nemmeno Rosario Santa-
maria, meglio conosciuto nell'isola come Zu'
Sarinu, l'uomo che, con sapienti colpi di pic-
cozza e elacvoonraunndaorausnppa,on' .ucsocn1.vuanaa pcricecaorela1. sseogua-
a mano
venirs più graditi dai visitatori dell'isola. San-
tamaria è morto, ottantenne, in un ospedale di
Trapani nella primavera scorsa dopo una lunga
malattia e più ricoveri, ma ad accorgersi della
sua scomparsa, della sua uscita di scena in
punta di piedi - in silenzio, potremmo dire - è
stata la gente venuta da fuori all'inizio dell'e-
state, ragazzi e ragazze che s'intrattenevano
con quel vecchio-bambino sempre pronto allo
scherzo, alla battuta. Erano incontri di simpa-
tia, che si concludevano con il regalo di una
barchetta o di un piccolo animale o di una te-
stina, non soltanto con i più giovani ma anche
con persone adulte alcune delle quali sbarcate
nell'isola da imbarcazioni da diporto.
Santamaria era un personaggio che riempie-
va con la sua presenza scanzonata le estati di
Favignana. Alto, magro e ossuto , con le guance
scavate e un grande naso , Zu' Sarinu d'estate
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