Page 31 - zu sarino 1996
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percorreva in bicicletta le strade dell'isola sof-   7
fermandosi ad ogni pedalata per salutare a gran      8
voce, battere una spalla, commentare un avve-
nimento del paese. Poi la sera, se in piazza si
svolgeva una festa, lui era in prima fila. Se c'e-
ra da ballare ballava, se c'era da cantare canta-
va. Si divertiva e faceva divertire, ma aveva
una sua profonda filosofia di vita.

   Quando lo conobbi, nel 1974, mi sfidò a
scrivere un articolo su di lui . E quell'articolo
che raccontava per la prima volta la sua storia
se lo fece leggere di nascosto dato che apparte-
neva a quella generazione di cavatori di tufo
che la scuola la frequentavano seguendo il me-
stiere dei genitori e dei nonni. Rosario Santa-
maria il tufo lo conobbe da ragazzo lavorando
nelle profonde e terribili cave di Favignana
nelle quali il tufo veniva "strappato" mano-
vrando a mano pesanti seghe. Un lavoro duro,
denso di pericoli per la salute per via della pol-
vere finissima che bruciava i polmoni e che si
respirava assieme all'aria. La polvere che, alla
fine, lo ha ucciso.

   Dopo questa esperienza, Santamaria viaggiò
per mare per otto anni, poi fece il muratore. Al-
l' inizio degli anni Settanta il tufo lo tentò an-
cora. Cominciò a scolpire teste di tufo, ed era-
no teste che inclinavano verso il grottesco ed
erano attraversate da guizzi di ironia, ma erano
tuttavia sculture primitive che riproducevano
con larga approssimazione i suoi lineamenti.
Queste teste egli pose (spesso senza il consen-
so dei proprietari) su pilastri di solitari cancel-
li, in cima a cortine murarie, sulle facciate del-
le case. Una muta popolazione di statue popolò
l'isola.

   Per circa vent'anni Santamaria è stato lo
scultore na1f di Favignana amato e coccolato.
Libri, guide e articoli hanno sottolineato la
simpatia che egli suscitava.

   Lo stesso Salvatore Fiume, in vacanza nel-
l'isola, un giorno prese la tela e i pennelli per
fare un ritratto al "collega". Ero presente. San-
tamaria si commosse fino alle lacrime.

Giornale di Sicilia del l settembre 1992

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