Page 56 - EGADI 1993 A M PRECOPI Cr
P. 56

realizzare edifici che ancora ci narrano la loro storia. come la
Basilica dell'Annunziata a Trapani.

    Le cave potevano essere a cielo aperto, quando il materiale
veniva es!ratto dall'alto verso il basso. dopo avere eliminato il
«cappellaccio», cioè la parte superficiale, o a caverna, quando
i blocchi venivano estratti da sotto In su. avendo cura di lasciare
In sito grosse sezioni (pi/eo) che sostenevano le volte.

    l conci di tufo (cantuna) erano estratti g1à squadrati in Ire
rnisure standard,crn 20x40. 25x25o 25x50; i blocchi potevano
essere successivamente segati per realizzare rivestimenti o pa-
reti più sottili.

    Nel caso del rivestimenti, una delle facce veniva rifinita col
maranzana per assumere un aspetto più omogeneo ed essere
di grana più fine.

    Per l'estrazione, la conoscenza per esperienza delle qualità
statiche dei materiali guidava il cavatore che, servendosi della
picona, dello zappone e del piccone nelle varie fasi dell'estra-
zione e della lavorazione. riusciva ad individuare l punti idonei
per evitare l crolli e la frantumazione del materiale.

    La pietra, compagna dell'uomo dalle sue origini, con le sue
diverse strutture ha consentito la creazione di strumenti e monu·

~~.... . . '

    -~ -"!-.-  · - -....:...-

42. Favignana; preparazione delle umazzare» In tufo per la mattanza

48
   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61