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Negli anni, il Centro progressivamente disporrà delle banche dati necessarie alla conoscenza
            dettagliata degli ecosistemi delle Isole minori italiane su un sistema GIS, in modo tale da poter
            avere una base conoscitiva indispensabile per la corretta programmazione degli interventi.
            Il Centro, inoltre, potrebbe promuovere tutte quelle ricerche atte a valorizzare le risorse del mare ed
            i loro derivati, quali, ad esempio, quelle relative all’estrazione di proteine o composti di particolare
            pregio o di prodotti di sintesi per la cosmetica o l’industria farmaceutica.
            Per fare questo, il Centro non dovrebbe necessariamente dotarsi di tutti gli specialisti necessari ma,
            bensì, divenire il luogo elettivo di raccordo istituzionale per tutti coloro (Enti, Istituti o singoli
            specialisti) che si occupano a vario titolo di queste problematiche. Tale fatto consentirebbe di
            mettere sempre a disposizione il più aggiornato know-how del settore senza un aggravio eccessivo
            dei costi gestionali della struttura, che dovrebbe essere quanto più agile possibile.
            Il Centro, inoltre, dovrebbe divenire l’interfaccia specifica ed operativa di quegli organi del
            Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio che si occupano istituzionalmente di tematiche
            simili, al fine di cooperare per la risoluzione di problemi contingenti o per il monitoraggio delle
            varie situazioni.Il Centro, in breve, potrebbe divenire progressivamente      anche il punto di
            riferimento operativo e specialistico del Mediterraneo nell’ambito del programma MAB
            dell’UNESCO, mentre certamente il suo ruolo potrebbe divenire importante anche nell’ambito del
            RAC/SPA dell’UNEP.
            Di fatto, una volta sviluppata una specifica esperienza, il Centro potrebbe costituire anche il luogo
            di formazione per i ricercatori degli altri Paesi del Mediterraneo, contribuendo alla creazione ed allo
            sviluppo di centri analoghi in altri Paesi.
            Gli organismi funzionale del Centro saranno     costituiti dal Consiglio d’Amministrazione della
            società consortile in cui saranno rappresentati i soci, e dal comitato tecnico-scientifico i cui
            componenti saranno scelti tra personalità del mondo della ricerca scientifica applicata al mare.
            I soci privati saranno scelti in relazione al contributo  professionale  che essi potranno dare alla
            società consortile e in ragione anche dell’interesse che la ricerca applicata riveste nella loro attività
            d’impresa.

            Soggetti destinatari

            Il Centro dovrebbe costituire l’interfaccia più immediata con tutti quei privati che dovessero avere
            necessità di una consulenza specialistica per interventi negli ambienti marini delle Isole Minori
            italiane o per la più corretta impostazione di attività economiche che comprendano l’utilizzazione
            delle risorse marine in queste aree (quali, ad esempio, le risorse della pesca, le attività di pesca
            artigianale, le attività subacquee, la fruizione delle coste e dei litorali).
            Il Centro, inoltre, potrebbe attivare, in collaborazione con il CNR e con le Università, attività di ricerca
            applicata riguardanti le biotecnologie marine nel loro complesso, traendo vantaggio proprio dalle
            opportunità ambientali esistenti nella localizzazione proposta.


            Eventuale partenariato istituzionale ed economico  –      sociale attivato o da attivare per la
            realizzazione del progetto:
            La società consortile come sopra descritta coordinerà i rapporti tra i seguenti partner:
            Enti locali quali i Comuni insulari, e le provincie in cui ricadono isole al fine di ottenere in comodato
            strutture esistenti non utilizzate necessarie all’attività del Centro
            Le Università italiane e del bacino del mediterraneo ,Il C.N.R. ,l’ ICRAM che forniranno i ricercatori
            Le  Organizzazioni professionali della pesca che consentiranno il necessario radicamento socio-
            economico dei risultati della ricerca del Centro
            l’ARPA che sperimenterà nel contesto delle isole minori nuove metodologie di controlli ambientali
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