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agli animali. L'aia chiamata localmente "aira" di forma rotonda dal diametro di circa 5 mt, veniva usata
          per spaiare il grano, l'avena e l'orzo. Lo stenditoio chiamato "stinnituri" era un vero e proprio essiccatoio,
          per uva, fichi e pomodori. "U jardinu" è un vero tempio di pietra dedicato all'albero d'agrume, limone,
          cedro, arancio. Un monumento che dimostra in quale considerazione era tenuto quest'albero, tanto da
          costruirgli intorno un'opera muraria impegnativa, per proteggerlo dai venti e creargli calore nei mesi
          invernali.

          Tra le architetture a carattere produttivo, si devono invece annoverare le tonnare. Queste sono complessi
          sistemi di reti fisse lunghe chilometri associate ai relativi stabilimenti per la lavorazione del pescato. Fino
          alla prima metà del XX secolo erano centinaia in tutto il Mediterraneo ma poi, sia per la diminuzione dei
          tonni causata dall'inquinamento e dalla pesca intensiva, sia per le leggi del mercato che hanno reso questo
          metodo di pesca sempre meno conveniente, gli impianti si sono ridotti a una decina in tutto il
          Mediterraneo. In Sicilia ne sopravvivono, non senza difficoltà, due: quella di Bonagia vicino Trapani, e
          quella di Favignana nelle Egadi. Qui e altrove, quello che era un mezzo di sfruttamento di un patrimonio
          ittico ricchissimo e fonte di sopravvivenza di intere comunità, sta diventando oggi mero richiamo turistico
          in un panorama spesso povero di altre prospettive lavorative.




          2.2.2. Fattori di pressione

          a. Trasporti



          a.1. Trasporti urbani


          I collegamenti all’interno delle isole risultano essenziali per collegare i centri storici con le zone alte e
          periferiche delle isole e con siti turistici e monumentali.

          Al momento, i servizi interni risultano inadeguati alla richiesta soprattutto in periodo estivo in quelle isole
          in cui c’è limitazione del traffico per i non residenti. Il servizio è spesso reso tramite autolinee tradizionali
          che non si conciliano con le necessità ecologiche del territorio (silenziosità, non inquinamento dell’aria,
          pulizia e modernità dei mezzi) e l’unica alternativa ai mezzi pubblici è, soprattutto per i turisti, l’affitto di
          un mezzo a due ruote (motorino o bicicletta) o di piccoli fuoristrada.


          In base all’indagine conoscitiva della Corte di Conti sul trasporto pubblico in Sicilia, estesa per il 2003
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          anche alle Isole Minori , le  società di trasporto operanti nelle Isole Minori siciliane sono poche e
          effettuano un servizio minimo.























          17 deliberazione n.12 del 27-11-2002


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