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Gap. XXII.
LA TONNà-RA E LA «MATTANZA,/.
Non può parlarsi di tonnara e di mattanza di tonni
senza prender le mosse dal marifaràtico o amarfa-
raggiu o mafaraggiu e dalla ciurma. Il marifaràtico
è il luogo in cui si conservano barche^ ormeggi, reti
e tutto ciò che forma la dote della tonnara, e dove,^
nel periodo della pesca , abita la ciurma della ton-
nara stessa.
Capo supremo di questa è il rais^ che tiene a sua
disposizione una muciara^ barca leggiera, con marinai
pratici, tanto pratici, che, addestrati ed abili come
sono, passano presto a capi hastardieri. Ai due lati
della mudara vanno due barche con una parte della
ciurma, alla dipendenza di due capi-guardia con sei
uomini ciascuno, ai quali vien corrisposto mezzo
quartuccio di vino (litri 0^37 Yg) ^ tirdinari di calia,
un centesimo di ceci abbrustoliti : uso antichissimo,
che viene subendo qualche modificazione nel senso
che, si rinunzia alla calia, e si riceve mezzo litro di
vino.
* Poche ed incomplete notizie suH' argomento sono negli
Usi e Costumi^ v. Ili, pp. 500-504. Queste qui formano un
capitolo nuovo.