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OAP. XXII. LA TONNARA          377

               OUveri:   Beddu lu Salica, beddii Oli veri.
               Milazzo:  Lu Tona è lu pinneddu di la mari.
               OUveri :  Quantu 'umiazza 'na vota TOliveri,
                       Tunnari e tunnarìcchi fa trimari.
               8» Giorgio: E  si San Giorgi u jisa lu 8Ò peri,
                       Fa tutti  li tunnari  ri tira ri.  (Gioiosa),
             « Le tonnare possono dividersi  : in tonnare di posta
           e di monta e leva^ e io tonnare di corso e tonnare di
          ritorno. Nelle tonnare di posta si colloca una guardia,
           la quale osserva Pentrata del pesce tra le reti; quando
           è entrato un discreto numero di  tonni  si arma la
           camera della morte e si eseguisce la mattanza o levata.
           Nelle tonnare di monta  e leva ^ le guardie chiudono
                   li fan passare da una camera alPaltra per
           i pesci j
           riaprire e così chiudere altri tonni.
             « Sono tonnare di eorso quelle che pescano  i tonni
           quando essi  si avvicinano alla costa,  cioè nei mesi
           di Maggio e Giugno, e tonnare di ritorno quelle che
           pescano  i tonni al loro  ritorno dopo la frega  , cioè
           nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre. »
             Nelle coste d'Italia  si calano ogni anno una  cin-
           quantina  di tonnare,  il maggior numero delle quali
           in Sicilia, ove la pesca del tonno è della massima
           importanza  ,  e forma una delle principali  ricchezze
           delle industrie. Nell'Isola nostra infatti se ne calano
           ventuno, con un prodotto medio di un milione di lire
           all'anno.
             Dare una idea esatta della tonnara, è cosa assai
           diffìcile. Sono tante le sue parti e così variamente
           disposte  che qualunque  descrizione  la rappresenta
           molto confusamente. Darò quindi di essa pochi cenni t
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