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380             LA FAMIGLIA, LA CASA

           alla tonnara vicina  : numerose ed allegre comitive si
           riversano  nelle  spiagge^ e quivi attendono  ansiose
           che  il guardiano segnali V ingresso  dei  tonni nella
           eamera della morte,
              « Sono allora centinaia di persone che corrono allo
           scannatoio. È un momento    di sublime  confusione,
           impossibile a descrivere. Marinari, faràtici^ museiari
           e lancieri, raggianti di gioia,  si riversano nei pali-
           schermi per raggiungere quella « camera ».
             Alcune tonnare votano al santo protettore il primo
           pesce che pescano 5  il tonno, ceduto quindi alla chiesa,
           adorno di nastri e di  fiori, è così portato al mercato
           tra  il chiasso dei monelli,  il suono dei tamburi,  e
           qualche volta anche la banda musicale. È la festa
           dell'abbondanza, resa ancor più gaia dai sorrisi della
           nuova stagione primaverile  !
             Una bolla di Clemente VII prescrivea il numero dei
           tonni dovuti alle chiese di Palermo; a favore di que-
           sta o di quella delle quali era  il diritto di decima,
           grana e tari  , canturata^ canturatedda; la decima su
           tutte le tonnare. La cantorata era dovuta ai cantori
           della cattedrale, la cantoratedda ad altri cantori di
           messe celebrate con canti. Poi alcuni canonici ed altri
           ecclesiastici per la loro funzione avevano diritto chi
           ad uno  , chi a due tonni  sulle tonnare di Solante,
           S. Elia, Mondello, S. Giorgio.
             La tonnara di Mondello doveva   inoltre  tutte  le
           teste dei pescispada  all' Almirante  , ed uno  solo in
           Maggio ed uno in Giugno al grande Almirante: uno
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