Page 107 - tonni e tonnare
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Con la notevole diminuzione delle catture, si è spenta a poco a poco la
                     collaterale attività artigianale della conservazione sottolio in tonnara, sopraf-
                     fatta dagli elevatissimi oneri gestionali delle lavorazioni stagionali e dalla im-
                     missione sui mercati di surgelati oceanici di specie affini di tonno a prezzi
                     molto più bassi di quello del tonno vero di tonnara che è oggi assai più con-
                     veniente e remunerativo vendere in fresco senza necessità di affrontare le ele-
                     vate spese di una conservazione assai aleatoria, nella grande fluttuazione del-
                     le catture.

                             Una siffatta fluttuazione spesso notevole, inserita in una curva di cat-
                     tura oggi sempre più rivolta verso il basso, era caratteristica anche nei secoli
                     passati e non poteva certo ascriversi allora a fenomeni antropici fino a pochi
                     anni fa del tutto inesistenti ma a fenomeni che esistevano allora così come
                     esistono oggi. Solo i fenomeni oceanografici possono dare una risposta con-
                     vincente all'altalena delle catture sempre riscontrata nei secoli poiché essi co-
                     stituiscono l'elemento fondamentale e permanente nel determinismo delle mi-
                     grazwm e dell'avvicinamento dei tonni alle coste.

                             Ma se nei secoli passati, fino ad una cinquantina di anni fa, le bizze
                     meteo-oceonagrafiche erano assorbite più o meno bene, e se non quell'anno
                     sicuramente nell'anno successivo, da curve di cattura i cui punti massimi era-
                     no di decine di migliaia di pesci catturati, altrettanto non potrà verificarsi
                     oggi in quanto sui gruppi meno numerosi e meno consistenti in avvicinamen-
                     to incideranno in maniera più grave, sinergizzandosi a vicenda, tutti quegli
                     accidenti che di norma si sono verificati ogni anno: o lo scirocco prolungato
                     per più giorni o la presenza dei pescicani o la mareggiata più violenta con in
                     più, oggi, la bomba del pescatore di frodo, il passaggio dell'aliscafo nel mo-
                     mento critico dell'accostamento dei tonni al pedale della tonnara, l'incontro
                     con la scia di una petroliera, lo strascico sotto costa, ecc. ecc. (fig. 33 ).

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                         Fig. 33 -Passaggi di aliscafo e di piroscafo al limite delle reti della tonnara di Favignana.

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