Page 111 - tonni e tonnare
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Leggi regionali tendono a dare una mano ad un'attività secolare che da
sola, in effetti, non ce la fa più: gli interventi però hanno uno strettissimo
legame concettuale con il compromesso legislativo della proibizione della pe-
sca del tonno inferiore ai 6 kg. di peso.
Le sostanziose somme stanziate infatti contribuendo all'acquisto dei
materiali ed a una · parte degli oneri sociali, intervengono sulla gestione
dell'attrezzo ma non sulle enormi, gravi limitazioni che l'attrezzo subisce
nell'ambito del suo raggio d'azione, non interviene sulla paura del tonno,
non interviene per favorire il suo accostamento in un ambiente sempre più
perturbato. Sono pertanto dello stesso livello di improduttività del primo:
consentiranno forse la prosecuzione dell'attività ancora per qualche anno;
costituiscono la tenda ad ossigeno per alleviare un'agonia.
È come dire: la pesca del tonno con tonnare sta finendo solo perché il
calo della tonnara costa troppo. Il calo della tonnara costa troppo perché i
tonni catturati sono soltanto 100 o 500, sarebbe invece largamente remune-
rato se i tonni fossero 1.000 o 5 .000. S'intervenga pertanto contemperando
le esigenze della pesca del .tonno con tonnare con quelle delle altre attività
umane interferenti, siano esse di turismo, di traffico, di pesca stessa, tentan-
do di ristabilire - e ve ne sono le possibilità - un equilibrio ecologico oggi
duramente provato ma che, ove fosse anche a tempi lunghi ripristinato, si ri-
fletterebbe positivamente non solo sulla tonnara che ha motivato gli inter-
venti ma su tutte le altre attività che al primo momento sembrerebbero limi-
tate dagli interventi stessi.
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