Page 108 - tonni e tonnare
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Per una tonnara che catturava mediamente 8.000 o 10.000 tonni o an-
che 3.000, gli accidenti prima indicati significavano ridurre di un terzo o an-
che della metà il prodotto stagionale; per la stessa tonnara la cui curva di
cattura odierna è stabilizzata sulla media degli 800 o l.000 tonni o anche
200, gli stessi accidenti naturali più quelli provocati dall'uomo, diventano in-
sostenibili perché inoltre, anche nel verificarsi di condizioni favorevoli all'av-
vicinamento alla costa, potrebbe darsi che in quel momento non vi siano
gruppi nell'ambito del golfo della tonnara o, se ci sono, hanno scarsissima
consistenza numerica, sono poco compatti ed i componenti nervosissimi e
spaventati. Nel 1959, la tonnara di Magazzinazzi ebbe una buona stagione
di pesca pur se mancava praticamente di tutte le camere di levante poiché la
'ddisa non aveva resistito alle correnti o ai tonni spaventati da pescicani ed
era pertanto una tonnara completamente aperta e senza tenuta eppure pe-
scante; in un anno successivo, la tonnara di Castellammare pescò nei primis-
simi giorni quando non aveva ancora in mare il pedale. Potrebbero ripetersi
oggi questi casi? Certamente no, nella diminuzione notevole dei pesci e nel
loro stato di eccitazione e di spavento.

       E così le grandi mattanze anche di parecchie centinaia di esemplari per
volta e ricordo tra tutte quelle del 1960 a Capo Granitola, rais VITo BAR-
RACO, di 705 pesci portati a terra più 109 lasciati in mare nella camera del-
la morte con un gavitello di galleggiamento nella coda, dato che non vi era
più il minimo spazio nel barcareccio, diventano ricordi di episodi che non si
verificherrano più.

       E perciò la tonnara resta per la parte spettacolare folcloristica della
mattanza, per il rito dell'uccisione di pochi pesci; restano le urla, le invoca-
zioni, gli incitamenti, i canti, levati levati ntu nomi du Signuri, para trasila
para ssa prua, omini beddi viva l'amuri, animi santi du priatorio, gianzì
gianzò, chi beddi cosci avi a signurina: Lina Lina, e là sul mare rosso di san-
gue in un angolo un grumo di prodotti sessuali emessi nell'angoscia della
morte in un estremo tentativo di far sopravvivere la specie, il silenzio, l'uni-
sono sia ludatu lu nomi di Gesu mentre le reti si riadagiano sul fondo e le
ebree cialome e le arabe ai mola si perdono lontano sempre più lontano
quasi in un ritorno al millenario passato.

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