Page 76 - tonni e tonnare
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In detto imbuto anche i tonni che il tepore delle acque ora a tempera-
                    tura intorno ai 20° e la concentrazione salina di oltre il 37,5Y hanno spinto
                     in superficie, si accumulano in grandi concentrazioni limitate inferiormente
                    dal fronte del termoclino stabilizzato intorno ai - 20, - 25 m., con forma-
                     zioni spaziali diverse come P. ARENA ha ben descritto; si riproducono, gira-
                     no «esitanti» (ed in tale esitazione vengono catturati in gran numero) di
                     fronte ad acque di diversa qualità, meno calde, in cui la componente jonica
                     risulta sempre più prevalente.

                             Al momento culminante della riproduzione, i gruppi finora selezionati
                     per taglia, hanno formato anche con il concorso dei golfitani masse di indi-
                     vidui di taglia diversa (appunto la «carvana » o carovan~ o « cabanata »
                     espressioni dialettali che indicano stati di grande mescolanza e di attruppa-
                     mento) nei quali la soglia di eccitazione sessuale si è talmente abbassata da
                     essere superata sia dalla disposizione contraria dell'aggruppamento per taglia
                     per assicurare al massimo grado il compimento dell'azione riproduttiva sia
                     anche dalla paura dei predatori.

                             Se si vuole riguardare, infatti, solo per un momento la riproduzione
                     dell'acquarello della fig. 3, si vedranno, a sinistra, sotto i due branchi di
                     tonno verso cui si stanno portando le barche della pesca vagantiva locale,
                     due grosse sagome di animali marini che nuotano allo stesso livello inferiore.

                            Da quando, circa 20 anni fa, ho visto per la prima volta l'acquarello
                     in questione, mi sono domandato quale specie essi rappresentassero e come,
                     nella figurazione estremamente veritiera e pertinente in tutti gli altri partico-
                     lari, essi potessero trovare collocazione e significato in quella rappresen-
                     tazione.

                             Era da escludere, per l'identica quota di mantenimento, per la grandez-
                     za e per la forma, che il pittore volesse indicare degli squali dato che non
                     era «logico» che egli, riguardo animali dalle ben definite caratteristiche e ol-
                     tre tutto ben noti in tonnara che ne cattura tuttora almeno un paio per an-
                     no, si potesse sbagliare in maniera così grossolana nel tratteggiarli, mentre si
                     mostrava pignolescamente preciso negli altri dettagli che danno alla icono-
                     grafia carattere di grande verismo naturalistico.

                             Solo da qualche anno, P. ARENA nei suoi studi sulla conformazione
                     delle concentrazioni genetiche intorno alle Eolie, condotte anche con l'ausilio
                     del piccolo aereo di avvistamento di cui si servono le grosse tonnare volanti,
                     ha potuto fotografare, in più di un'occasione, al di sotto di grossi branchi di
                     tonno, la massa più chiara di un grande animale marino che, inizialmente,
                     ritenne di globicefalo (cetacei della specie Ziphius cavirostris ) e poi, dal
                     comportamento di nuoto, più probabilmente di capodoglio, naturale preda-
                     tore del tonno (fig. 4, foto aerea di P. ARENA).

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