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ILMAREDENTRO

   L'isola occupa una superficie di circa 12 Krnq ed è scarsamente popolata
(circa 800 abitanti, che si riducono ulteriormente di numero in inverno, e che
sono concentrati in un unico paese).È la più lontana delle Egadi dalla Sicilia,
distando circa 37 km da Trapani e 25 da Favignana. È anche la più montuo-
sa. I1 Monte Falcone raggiunge i 686 metri ed ha tre promontori: a nord-est
Punta Troia, a nord-ovest Punta Mugnone e a sud-est Punta Bassana. Poche
sono le zone pianeggianti, tra cui l'altopiano alle spalle del centro abitato a
circa 200 metri di quota.

   Marettimo ha una conformazione rocciosa. Lo zoccolo di base è formato
da rocce dolomitiche e si è formato circa 200 milioni di anni fa; sopra di esse
si sono formate, in epoca successiva, le rocce calcaree che costituiscono la par-
te più alta e centrale dell'isola. Marettimo è stata la prima isola delle Egadi
che si è staccata dalla Sicilia (circa 600.000 anni fa) e proprio quest'isolamen-
to ha determinato la conservazionedi particolari rarità botaniche, ormai scom-
parse in quasi tutto il Mediterraneo (nell'isola si contano almeno 500 specie
diverse di piante).

   L'interno dell'isola è selvaggio, non ci sono strade ma solo sentieri che si
perdono nella boscaglia o nella macchia mediterranea. Facilmente, poi, si pos-
sono incontrare varie specie di animali selvatici, inconsueti nelle isole: mu-
floni e cinghiali e poi conigli e gatti selvatici. Tra i rettili, vi sono bisce e lu-
certole. Numerosissimi gli uccelli. Sul Monte Falcone si trovano il Falco, il
Corvo, il Barbaggiani, il Gheppio e persino qualche esemplare di Aquila. Più
in basso altre specie di uccelli, molti dei quali migratori, come la Quaglia, la
Beccaccia, la Tortora, l'Allodola, la Monachella nera, la Berta, il Martin Pe-
scatore, la Cicogna. Per gustare quest'ambiente incontaminato la cosa mi-
gliore da fare è noleggiare gli asinelli che ancora vivono sull'isola e farsi ac-
compagnare da una guida fino alla sommità del monte, da cui si godono dei
tramonti mozzafiato.

   Marettimo è, dunque, la più selvaggia delle isole Egadi e, per chi ama la
natura incontaminata, è quella in cui è consigliato sostare più a lungo, fino a
quando le condizioni meteomarine lo consentono.

   Lasciata Marettimo si può puntare, facendo rotta per 9 4 O , su Favignana, in
cui si trova un porto piccolo ma abbastanza sicuro (37 55.0 N 12 19.3 E).

   I1 porto è un ottimo riparo dai venti del I1e I11 quadrante, mentre traver-
sie sono il grecale, il maestrale e la tramontana. Nel porto che si apre subito
dopo il molo di sopraflutto c'è abbastanza fondo, intorno ai quattro metri,
anche se le zone più riparate sono quelle occupate di regola dai pescherecci,
ai quali conviene affiancarsi se le condizioni meteo sono cattive, per evitare
di collocarsi nelle zone più esposte. In estate, il porto è abbastanza affollato
e si trova posto con difficoltà, ma si può rimediare sostando nella cala anti-
stante. Evitando agosto, però, c'è spazio abbondante per tutti e si può lascia-
re la barca in sicurezza, per andare a gustare qualche buon piatto di pesce nei
numerosi (ma spesso cari) ristoranti che vi sono in paese.

   Per trovare riparo dai venti di traversia ci si può riparare a ridosso dal la-
to opposto dell'isola. Nel tratto nord-orientale dell'isola spicca Cala rossa,
con rive rocciose e ripide e fondali tra i 4 ed i 7 metri dove I'AMP ha colloca-
to alcune boe per l'ormeggio. Fra Punta Rossa e Punta Marsala la costa è bas-
sa, ma assai ripida e sembra, per la sua lineare regolarità, un'imponente ban-
china di porto. Tutta questa zona è buona per ridossarsi dai venti di ponen-
te. Si passa, poi, davanti a Punta Marsala, dove c'è un faro (4 lampi bianchi,
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