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ILMAREDENTRO
Levanzo, come le altre isole dell'arcipelago, è geleologicamente formata
da rocce dolomitiche e calcari ed è ricca di forme carsiche. L'isola ospita, in-
fatti, numerosissime grotte. La più celebre è quella del Genovese, scoperta
solamente nel 1949, la quale contiene incisioni di figure antropomorfe,di qua-
drupedi, di pesci, risalenti al Neolitico, mentre altre figure - buoi, cervi, ca-
valli, uomini - risalgono al Paleolitico.
Caratteristico di Levanzo è il Faraglione, un isolotto conico collegato all'i-
sola da un istmo.
I1fondale attorno all'Isola di Marettimo è prevalentemente roccioso, acci-
dentato e sprofonda già ad una piccola distanza dalla costa; in molti tratti la
batimetrica dei 50 metri è ristretta a non più di 100 metri di distanza dalla co-
sta. I1 piano infralitoraleè caratterizzato da una fitta vegetazionee subisce re-
stringimenti ed estensioniin funzione dell'illuminazione, delle correnti e del-
l'azione delle onde. In tutta l'isola le formazioni rocciose ricoperte da popo-
lamenti fotofili si alternano a praterie di Posidonia su fondali misti che in al-
cuni tratti, grazie alla trasparenza delle acque, superano la profondità di 40
metri. Intorno a Marettimo il coralligeno è ben presente a partire dai 40 me-
tri di profondità. Qui si trovano bellissimi alcionari e gorgonie.
Gli alcionari appartengono alla classe degli Octocoralli e all'ordine degli
Alcionacei e nei nostri mari si incontrano solamente tre generi (Alcyoniurn,
Parerythropodium e Paralcyonium). Gli Alcionacei e le Gorgonie sono en-
trambi organismi coloniali, con polipi a otto tentacoli e scheletro comeo. Una
delle specie di Alcionacei (i coralloides) si insedia sui rami delle gorgonie e
li ricopre fino a soffocarle. Quando la gorgonia è interamente ricoperta non
sempre è facile accorgersi dell'avvenuta sostituzione. Ad ogni modo per di-
stinguere i due animali va seguito il seguente criterio di massima: l'alciona-
rio ha polipi di colore contrastante con quellodel suo scheletro, mentre la gor-
gonia è di tinta uniforme.
Le acque di Marettimo sono ricche di pesce: saraghi, dentici, cernie, gron-
chi, murene e molto pesce di passaggio (anche tonni e ricciole); frequenti so-
no gli incontri con le aragoste.
Da segnalare la costa di ponente dell'isola, tra Cala Bianca e Cala Spalma-
tore, dove le alte falesie mostrano contorni fortemente frastagliati. In corri-
spondenza della linea di marea si aprono gran parte delle stupende grotte di
Marettimo, le cui pareti sono ricoperte da un gran numero di coloratissimi
organismi incrostanti, tipici degli ambienti scarsamente illuminati, tra cui
predomina l'antozoo A. calycularis, uno dei pochissimi rappresentanti me-
diterranei dei Madreporari, gli organismi animali costruttori delle barriere
coralline.
Anche i fondali di Favignana sono prevalentemente rocciosi, ma nella par-
te meridionale e orientale è possibile riscontrare vaste aree di sabbia prove-
niente dalla disgregazione delle rocce tufacee. Movendo dalla Cala Princi-
pale, dove si affaccia il centro abitato di Favignana, il fondale è prevalente-
mente sabbioso almeno fino a 40 metri di profondità. Proseguendo verso
nord-ovest fino a Punta Faraglione i primi metri di fondale sono coperti da
popolamenti fotofili su roccia. Frequente è l'alga chiamata Coda di Pavone