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AREA MARINA PROTEiTA ISOLE EGADI
periodo 15"' portata 15 M), per andare dall'altra parte dell'isola. Tra Punta
Fanfalo e Punta Longa si può trovare riparo di venti del I e IV quadrante, ma
bisogna prestare attenzione, perché in vicinanza della costa vi sono scogli e
bassi fondali. Punta Longa è bassissima e biancastra. A N N W della punta è
stata costruita una scogliera di circa 50 metri con una banchina di 30. Costi-
tuisce un ottimo rifugio per i piccoli natanti.
Proseguendo oltre verso ovest c'è l'isolotto del Previto, alto e roccioso e
separato dall'isola da un braccio di mare di circa 200 metri, con fondali non
inferiori ai quattro metri. Poi c'è la costa occidentale, dove si notano Cala
Grande e Cala rotonda, che proteggono dai venti provenienti da ENE. At-
tenzione massima va prestata quando si supera Cala Grande, in prossimità
di Punta sottile: occorre passare almeno a 700 metri di distanza a causa del-
la presenza di scogli e di bassi fondali. A Punta sottile c'è un faro assai sug-
gestivo (periodo 8"' portata 25M). A 300 metri dal Faro di Punta sottile per
337" vi sono dei relitti coperti da due metri d'acqua; a 600 metri dallo stesso
faro giacciono, a circa 6 metri di profondità,i resti di uno scafo coperti da me-
no di 4 metri d'acqua. Continuando il periplo dell'isola si incontra ancora
Punta Faraglione, che vista da W sembra un isolotto, poi meno di due miglia
e si ritorna al porto. Tutto il periplo dell'isola è meno di 14 miglia.
Favignana è la più grande delle Egadi, anche oggi è la più popolata (circa
6.000 abitanti) e si caratterizza per la forma a farfalla. Alcuni studiosi la iden-
tificano con Aegades, ovvero l'isola delle capre, dove, nel IX libro dell1Odis-
sea, Omero fa approdare Ulisse. I1 Monte Santa Caterina, alto 302 metri, di-
vide in due l'Isola e su di esso sorge l'omonimo Forte, che domina l'Isola. Es-
so fu fatto edificare dal Normanno Ruggero I1nel XII secolo e poi ampliato e
fortificato dagli spagnoli del XVII. Recentemente il Forte è stato restaurato e
può essere raggiunto, seguendo un lungo sentiero, in una camminata di cir-
ca un'ora.
Ma l'edificio che veramente caratterizza Favignana è la Tonnara, prospi-
ciente Cala Grande. Nel XIV secolo le isole Egadi furono cedute dagli spa-
gnoli alla famiglia genovese Pallavicino-Rusconi, che utilizzòla tonnara pre-
sente sull'isola di Favignana per la pesca del tonno. Nel 1874 la vendettero ai
Florio, insieme ai diritti di pesca. È questo il periodo di massimo sviluppo
dell'isola, nella quale i Florio realizzarono uno stabilimento in grado di la-
vorare il tonno pescato.Si tratta di un'edificio imponente il cui restauro è sta-
to da poco avviato dalla Regione Siciliana.Sempre a quegli anni risale la Vil-
la Florio, progettata da G. Damiani Almeyda, che oggi è la sede del Comune.
Quasi di fronte il centro abitato di Favignana, separato da un braccio di
mare di poco più di due miglia, c'è il centro abitato di Levanzo, nell'omoni-
ma isola. È la più piccola delle Egadi: lunga 5 km e larga due, con coste ripi-
de, specie a nord, un altopiano interno che termina nel Pizzo del Monaco, al-
to 278 metri.
Le coste dell'isola sono difficilmente accessibili. Nella parte sud-orientale
c'è Cala Dogana, dove sorgono le case di Levanzo e dove si apre il porticcio-
lo, dotato di un pontile dove attracca l'aliscafo e che può offrire riparo a due
o tre barche. Risalendo la costa verso nord, subito dopo c'è Cala Fredda, che
offre ridosso dai venti settentrionalie quindi Cala Minnola. In queste cale c'è
un fondo sabbioso mediocre tenitore. Nella parte nord dell'isola c'è Cala Tra-
montana: uno dei rari ridossi delle Egadi per proteggersi dai venti del I1qua-
drante.