Page 8 - Favignana_-_land_of_bikes
P. 8
In sintesi, sulla base dei dati considerati rappresentativi e affidabili, l’Epigravettiano finale siciliano
è al momento rappresentato da un alto numero di segnalazioni, anche se non tutte al medesimo livello
qualitativo, che coprono gli ultimi 3.000 anni del Tardoglaciale, durante il quale sembra essersi verifi-
cata una forte presenza umana sull’isola, con un aumento demografico di grande entità se consideria-
mo le attestazioni, peraltro dubbie, concernenti le fasi antica ed evoluta dell’Epigravettiano (Fig. 1).
Sito Strato Codice laboratorio BP non cal. Bibliografia
Levanzo 3 Pi-119 9.694±110 FERRARA et alii 1961
Levanzo F-20 10.110±300
Levanzo 3-tgl. 6 F-18 10.175±300 AZZI et alii 1973
Levanzo 3-tgl. 5 R-566 11.180±120 AZZI et alii 1973
Grotta dell’Acqua Fitusa 11.440±50 ALESSIO et alii 1970
Levanzo 3 Beta An. 194335 11.710±295 CARAMIA 2005
Grotta Perciata b-tgl. 3 F-19 11.960±330 AZZI et alii 1973
Grotta d’Oriente 3-tgl. 6 F-27 12.132±80 AZZI et alii 1973
Grotta Giovanna 12.840±100
Grotta delle Uccerie - LTL873A 12.933±75 inedito
Grotta delle Uccerie 7E R-484 12.958±90 ALESSIO et alii 1976
Grotta delle Uccerie II 13.191±120
Grotta dell’Acqua Fitusa 4E LTL1518A 13.760±330 inedito
4C LTL1516A inedito
4D LTL1517A inedito
b AZZI et alii 1973
F-26
Tab. 1. Datazioni radiometriche dell’Epigravettiano finale siciliano 4
I contesti industriali: assetti strutturali, fisionomie stilistiche e dinamiche evolutive
(D. Lo Vetro, F. Martini)
Gli assetti strutturali dei contesti litici, i caratteri tecno-tipometrici e, in un’ottica complessiva, la
loro fisionomia stilistica permettono di proporre un quadro dinamico dell’Epigravettiano finale sici-
liano che può essere scandito in più fasi.
Fase 1
Il complesso epigravettiano di Grotta delle Uccerie-strato 4 a Favignana (Fig. 2) viene considerato
come il termine di riferimento. Suddiviso in due orizzonti (uno inferiore e uno superiore), entrambi
datati a circa 13.000 anni BP e sostanzialmente omogenei per quanto concerne la litotecnica, questo
aspetto epigravettiano potrebbe rappresentare al momento la più antica attestazione della fase finale
sull’isola, che sembra possedere una fisionomia ben definita, organica, con aspetti peculiari che lo
differenziano da altri stadi più recenti.
Sono alcuni caratteri sia quantitativi sia stilistici a creare una fisionomia specifica:
– a livello strutturale il Substrato (> 40%) domina sugli Erti differenziati (30-35% ca.);
– scarso sviluppo degli strumenti a dorso (7-14% ca.) e presenza assolutamente non rilevante di
geometrici trapezoidali (quasi romboidi) e romboidali; assenza di triangoli; le punte a dorso sono
microlitiche e piccole, su supporto tendenzialmente piatto o subcarenato, lamellare e slanciato; la
convessità del dorso è poco accentuata;
4 Tra le misure radiometriche inserite in Tab. 1 il lettore noterà che non sono riportate le due datazioni segnalate da SINEO
et alii (2002) per la Grotta di San Teodoro ottenute sulle ossa degli inumati ST1 e ST2 mediante Spettrometria Gamma
Diretta U/Pa, rispettivamente di 10.000±3.000 BP e di 20.000±6.000, il cui alto sigma non porta alcun contributo al tema
paletnologico ma apre piuttosto quesiti, già chiari agli Autori, sulla opportunità di applicazione del metodo in questo conte-
sto.
211