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riferendosi con buona probabilità al nome di un’influente famiglia  [PAGINA A FIANCO, A SINISTRA]
       romana  della  Campania  settentrionale  (al  confine  con  il  Lazio)  Le anfore sono spesso ricoperte da
       esportatrice  di  vino  lungo  molte  direttrici  mediterranee.  In  organismi incrostanti
       particolare,  parrebbe  che  il  bollo  appartenesse  a  una  personalità  [PAGINA A FIANCO, A DESTRA]
       femminile  di  spicco  della  famiglia:  Papia  Termia,  vissuta  proprio  Le piccole perchie trovano riparo fra i ceppi
       intorno alla metà del I secolo a.C.. La nave, con ogni probabilità  d’ancora
       partita  dall’area  del  Lazio  meridionale  e  doppiata  l’estremità  [SOPRA]
       occidentale  della  Sicilia,  aveva  scelto  di  volgere  la  prua  verso  Un archeologo durante le operazioni di
       un’imprecisata  destinazione  del  nord  passando  nello  specchio  di  scavo. Per portare alla luce il relitto è stato
       mare tra Drepanum (Trapani) e Phorbantia (Levanzo). In prossimità  necessario rimuovere quantità ingenti di
       del luogo del naufragio la nave dovette avere una collisione con il  sedimento
       colmo della secca a poche centinaia di metri dalla costa. Il sito, per
       evitare  depredazioni,  è  stato  sottoposto  a  tutela  della
       Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana che, dopo l’intensa
       campagna  di  scavo  finalizzata  a  riportare  alla  luce  tutto  il  carico
       rimanente  della  nave,  ha  realizzato  nel  2006  un  itinerario
       archeologico  subacqueo  munito  di  sistema  di  telecontrollo  con
       telecamere  subacquee  che  rimandano  via  cavo  le  immagini  sin
       sull’Isola  di  Favignana,  dove  sono  visibili  in  diretta  nei  locali  del
       palazzo  comunale.  L’obiettivo,  oltre  all’attività  di  tutela,  è  stato
       quello  di  offrire  una  più  ampia  possibilità  di  fruizione  al  grande
       pubblico  dei  non  subacquei  potendo  far  ammirare  il  sito  in  una
       sorta  di  immersione  virtuale.  Si  tratta  del  primo  vero  esempio  di
       relitto visibile a distanza nella sua giacitura primaria.














                                           Area marina protetta Isole Egadi              111
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