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INTRODUZIONE

Recentemente, il Mar Mediterraneo è stato definito un “mare sotto assedio” (Galil, 2000) a
seguito dell’elevato numero di segnalazioni di specie aliene di origine prevalentemente tropicale in
continuo aumento (Tab. 1; www.Si.Di.Mar.com).

          Tab. 1. Numero di segnalazioni di specie aliene in Mediterraneo dal 1980 al 2000
La presenza di questi organismi è da ricondurre in parte al riscaldamento globale conseguenza
delle attività antropiche. Per specie aliena (introdotta, non nativa, non indigena, esotica) si intende
un taxon introdotto in un’area esterna al suo areale di distribuzione (presente o passato), che si
insedia in un nuovo ambiente (www.wfduk.org). Varie sono le definizioni di specie “introdotta”,
tra queste ricordiamo in particolare la definizione data da Carlton (1987), secondo la quale una
specie “introdotta” è un taxon introdotto dall’uomo (volontariamente o involontariamente) in un
area in cui non era presente antecedentemente. Tra i vettori maggiormente responsabili di
introduzioni involontarie ricordiamo: le acque di zavorra delle navi (ballast water), il fouling e
l’apertura di canali artificiali (Fig. 1), tra cui ricordiamo l’apertura del Canale di Suez (1869)
attraverso il quale sono entrate in Mediterraneo numerose specie cui è stato attribuito il nome di
“specie lessepsiane” dal nome dell’ingegnere Ferdinand Marie de Lesseps.

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