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Fig. 3. Dreissenia polymorpha (Pallas, 1771)
Un altro caso di destrutturazione è quello legato all’invasione di due alghe, Caulerpa racemosa e
Caulerpa taxifolia (Fig. 4), nei confronti delle praterie a Posidonia oceanica, fanerogama (pianta)
endemica del bacino del Mar Mediterraneo, che svolge un ruolo ecologico chiave intervenendo
anche come barriera naturale, a protezione delle coste dal moto ondoso, formando i cosidetti
récif-barrière. Caulerpa racemosa a seguito della sua elevata capacità invasiva (colonizza tutti i tipi
di substrato sia in acque inquinate che non inquinate) risulta altamente competitiva nei confronti
di Posidonia al punto da determinarne la regressione.
Fig. 4. Caulerpa taxifolia in una prateria a Posidonia oceanica e particolare del tallo
Numerosi studi sono stati pertanto rivolti alle specie invasive, in particolare alle specie invasive
appartenenti al genere Caulerpa. Della Chlorophyta Caulerpa racemosa (Forsskål) J. Agardh sono
state segnalate tre varietà e di queste Caulerpa racemosa var. cylindracea (Sonder) Verlaque,
Huisman et Boudouresque è considerata quella invasiva. Oltre al genere Caulerpa particolare
attenzione è stata rivolta al genere Asparagopsis, appartenente alla divisione Rhodophyta
(Bonnemaisoniales, Bonnemaisoniaceae), di cui nel Mediterraneo sono attualmente presenti due
specie: Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan e Asparagopsis armata Harvey, rodofite tipiche di
acque calde temperate, tropicali e sub-tropicali. Asparagopsis taxiformis, segnalata per la prima
volta lungo le coste italiane nel 2000 (Barone et al., 2003), risulta ora presente in diversi siti lungo
le coste italiane ma anche del Mediterraneo. Asparagopsis taxiformis, sebbene non tutti i
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