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Mem. Descr. Carta Geol. d’It.
LVIII (2004), pp.125-132
Terrazzi deposizionali sommersi al largo dell'Isola di Favignana (Isole Egadi)
D'ANGELO S.*, LEMBO P.* & SACCHI L.* INTRODUZIONE
Fig. 1 - Ubicazione dell'area di studio. Scala 1:750.000. Nell'ambito delle indagini svolte per la realizzazione del Foglio 604 "Isole
*Servizio Geologico Nazionale - Roma Egadi" della carta geologica d'Italia alla scala 1:50.000 sono state effettuate alcune
ricerche sulla piattaforma al largo dell'isola di Favignana, utilizzando metodi eco-
grafici a scansione laterale e sismici a bassa frequenza, integrati e precisati da rilie-
vi R.O.V. e da campionature del fondo tramite benna (DEL BONO et alii, 1991).
I dati acquisiti sono stati raccolti nel corso di campagne in mare effettuate in col-
laborazione con l'Università di Palermo, dal settembre 1989 al giugno 1993, con le
navi Amm. Magnaghi dell'I.I.M., Minerva e Urania del CNR.
Per i rilievi sismici ad alta risoluzione è stato utilizzato un Uniboom da 300 J; in
tutta l'area del foglio sono stati effettuati circa 300 km di profili per investigare la
porzione superficiale dei sedimenti della piattaforma continentale ed individuare
i principali caratteri delle facies acustiche.
INQUADRAMENTO GEOLOGICO
L'area in esame (Fig.1), situata nell' offshore occidentale siciliano ad Ovest di
Trapani, è costituita da una piattaforma continentale costruita su di un substrato
roccioso tettonizzato, fortemente eroso dall'abrasione marina. I depositi sedimen-
tari recenti sono composti quasi esclusivamente da frammenti di origine organica.
Dal punto di vista strutturale l'area è costituita da una serie di unità tettoni-
che sovrascorse verso Est e Sud-Est sull'avampaese ibleo, nel corso del
Miocene. Nuovi movimenti compressivi (faglie inverse, inversioni tettoniche) si
sono verificati nel corso del Pliocene (CATALANO & D'ARGENIO, 1982;
CATALANO et alii, 1985; CATALANO et alii,1988).
Una fase distensiva, che va dal Pliocene superiore al Pleistocene inferiore, ha
determinato la formazione di una serie di bacini e di alti strutturali, con direttrici
NNO-SSE ed E-O, tuttora in evoluzione (AGATE et alii, 1992; ARGNANI, 1993;
CATALANO & MILIA, 1990), i cui lineamenti sono evidenziati dalla morfologia sot-
tomarina.
L'analisi sismostratigrafica mette in luce un substrato mesozoico costituito da
successioni appartenenti ad ambienti deposizionali che evolvono da neritico a