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e biseriati (Fig. 3). L’indagine diffrattometrica oltre a di ferro risultano frequentemente diffusi nella massa
confermare la presenza dominante della calcite ha altresì carbonatica nella quale sono presenti anche alcuni
rivelato tracce di alite (cloruro di sodio; superficie esposta piccoli noduli di quarzo/calcedonio e abbondante quarzo
del campione), la cui origine è chiaramente da imputare detritico a grana fina (Figg. 4-5). L’analisi diffrattometrica
all’azione degli aerosols marini (Tab. 2); della superficie esposta del campione (Tab. 2) ha rilevato
- un calcare dolomitico molto compatto (# MRTT 6, 9), la presenza prevalente di calcite, dolomite e quarzo e
costituito da alternanze di orizzonti a grana fina e a quella in tracce di cloruro di sodio (# MRTT 9);
grana più grossolana classificabili rispettivamente come - una dolomia (# MRTT 10) classificabile come grainstone
mudstone (micrite) e grainstone (dolosparite) secondo scarsamente cementato e fortemente poroso, costituito
lo schema proposto da Duhnam (1962). Ossidi/idrossidi da clasti carbonatici dolosparitici e micritico-microsparitici
variamente colorati da ematite e limonite diffuse. La
componente bioclastica include alghe calcaree, piastre
di echinidi e foraminiferi bentonici (Fig. 6). Assai scarso
il quarzo detritico la cui presenza non risulta infatti
dall’indagine diffrattometrica che ha invece evidenziato la
presenza prevalente di dolomite e quella subordinata di
calcite (Tab. 2).
Sebbene non siano state ancora avviate indagini puntuali
finalizzate alla determinazione dell’origine geologico-
geografica delle pietre impiegate per la costruzione del
Castello di Punta Troia, in occasione del sopralluogo a
Marettimo si è potuto constatare che dolomie e calcari
dolomitici del tutto analoghi a quelli rinvenuti in opera (#
MRTT 6, 9 e MRTT 10) affiorano estesamente in buona
parte dell’isola e che gli stessi sono stati largamente
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