Page 57 - Gerardini2012
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L’importanza di valutare correttamente i ris- La dimensione dei detriti caduti dal versante in dissesto
chi connessi alla fruibilità dell’area ricreati- non supera il decimetro ma sappiamo che per l’uomo
vo-naturale, è anche richiesta dalla peculiarità un piccolo ciottolo che cade può essere letale. Per tale
di questa risorsa e del suo valore intrinseco. motivo in questo sito sono state effettuate delle analisi
delle traiettorie dei rimbalzi delle rocce con il software
RocFall®, utilizzando il profilo del versante, ricavato
dal modello digitalizzato del terreno. In media i risul-
tati rilevano che i rimbalzi possono potenzialmente
interessare in larghezza oltre la metà della baia. Per
questo motivo, al fine di garantire la sicurezza della
balneazione da parte di frequentatori, sono consigliati
i seguenti interventi di messa in sicurezza del sito:
1. Sistema di frangiflutti. è un intervento che prevede
la realizzazione di frangiflutti ancorati o galleggianti a
circa 20-30 m dalla costa, al fine di ridurre l’erosione
ed i dissesti provocati dal moto ondoso. è poco costo-
so, con impatto paesaggistico minimo. Il costo comp-
lessivo dell’intervento non dovrebbe superare 8.000€.
Fig. 5 - Baia nord del tombolo di Punta Troia. Limitato in nero un 2. Reti a funi spirali con chiodi di ancorag-
deposito di detriti a seguito di un debris flow recente. gio. Al fine di diminuire le possibilità di feno-
meni di debris flow e colamenti lenti, posso-
Infatti, nell’isola di Marettimo i tratti di costa sabbiosa no essere utilizzate delle reti a funi spirali con
o ciottolosa sono estremamente rari, confinati in pic- chiodi di ancoraggio (anche profondi), che rafforzano
cole baie dall’estensione di poche centinaia di metri il consolidamento della parete del conoide di detrito.
quadrati, stretti tra ripidi pendii rocciosi e la battigia. Si potrebbe utilizzare tale soluzione solo sul lato
Questa baia si estende per circa 30 metri di lunghe- nord del conoide (al di sopra della baia), in modo da:
zza e circa 15 metri di larghezza, composta da ciottoli, - ridurre in parte l’impatto paesaggistico dell’opera;
sabbie grossolane e materiale proveniente dal retro- - evitare di cancellare l’unico sentiero che consente
spiaggia calcarenitico eroso e rimaneggiato dal mare.
All’interno del P.A.I., l’area è classificata P2 (peri- di accedere a piedi al promontorio di Punta Troia;
colosità moderata), soggetta a colamento lento. - coinvolgere solo l’area da cui si innescano i dissesti
Il rilevamento in situ ha evidenziato:
A) un evidente fenomeno di creep che interessa ogni che possono interessare la baia.
Inoltre, con le attuali tecnologie, si possono instal-
zona del grande conoide di detrito cementato al di lare reti che si mimetizzano con il versante e che
sopra della baia; permettono la formazione di sottili suoli. Nel caso
B) un deposito di detrito idrotrasportato (creato di studio, quest’ultima tecnica permetterebbe un ri-
probabilmente da un recente debris flow) (Fig. 5); pascimento di piante pioniere (l’associazione di ga-
C) accumuli di detrito (“croste” di beachrock) prove riga costiera che già inizia a popolare il conoide in
niente dal tombolo che costituisce il retro-spiag- modo naturale, v. Fig. 5), migliorando ulteriormente
gia, formatosi in seguito all’erosione combinata da la stabilità del conoide di detrito e l’aspetto paesag-
parte delle acque meteoriche che agiscono per gistico di per sè già molto suggestivo. Il costo comp-
scorrimento diffuso, ai venti forti dominanti e lessivo dell’intervento può essere di circa 100.000€.
all’azione erosiva lenta e continua del moto on- 3. Istituzione di divieti. Si potrebbe annullare il
doso. rischio (come ripetuto più volte, l’unico elemento
vulnerabile è l’uomo), prevedendo il divieto di ac-
Anche in questo caso il grado di pericolosità pre- cesso alla baia che potrebbe essere mantenuto
visto dal P.A.I. è confermato dai fenomeni frano- durante l’intera stagione invernale, prevenendo
si in atto, molto lenti, oppure da fenomeni spo- così le situazioni di maggior rischio scatenate da
radici e localizzati (debris flow), con pericolosità eventi atmosferici e marini particolarmente in-
moderata (P2). Come già precedentemente accen- tensi. L’impatto vincolistico sulla popolazione e
nato, il rischio è nullo in assenza di frequentatori sulle attività turistica risulterebbe pressochè nullo.
ed esiste con la presenza anche di una sola persona.
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