Page 7 - Malatesta quaternaria
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Terr,..zi di abrasÙ>M marÌM " ·quDt<J 80 (Sieilianol).
Superfici tena=te sui fianchi della Montagna Grossa, allineate con sufficiente
regolarità intomo agli 80 metri s.l.m., rappr<".sentano probabilmente tracce della
trasgressione oiciliana. Questi alti terrazzi sono assai evidenti anche nella fotografia
panoramica dell'isola (tav. I, fig. l), all'estremo N sopra il Faraglione e all'estremo
S sopra il Monte S. Caterina. La superficie di questi terrazzi è ricoperta da. for·
maz.ioni detritiche ant-iche e recenti. Non è da escludere, tuttavia, che ulteriori
ricerche possano m~ere in luce resti di un eventuale deposito marino sottostante
ad .....
Spiagge e tracc• di linea di riva a quota 30 (Tirreruano I'?).
Lungo la strada per il Faro di Punta Sottile, poco prima del bi·:io per il
Faraglione, alla quota di m 30 ..J.m., si ha un ampio affioramento di puddinghe
a cemento calcareo, specialmente scoperto nei p,....i delle Case Canini. Tale depo-
sito doveva in origine cop1ire gran parte del lato occidentale dell'isola, come dimo-
strano ciottoli e blocchi di pudòinga sparsi un po' da per tutto nelle contrade
Campi, Bosco, Ba.Uone, Calagrande e Parrnitano. Compare tutta\'Ìa ancora. in posto
in un'ampia placc:a tra le ca-e Matera, Orieo e Gandolfo tra le quote di 35 e
14 metri.
Generalmente poggia sui calcari me.sowici spianati e scolpiti dall'e~iooe; ma.
presso le case P,atronali al di rotto di esso si vedono affiorare Galcatei arenacei
bianchi con modelli e impronte di Molluschi marini. Si tratta di re.idui di un
deposito corrispondente al Pliocene o al Calabriano del lato orientale dell'isola.
Tra le nominate case Canini e la Colonia Agricola, proprio a N deli'JsolottO
1'\oeveto, il depositO eonglomeratico ~ interrotto verso la costa a SO da una ripida
scarpata (fig. 3). Alla base di ~sa affiora il Meso-toit~> (quota +20); segue un
pendjo più dolce che temlina in una breve spiana[:>. coperta di sabbie eoliche, e
finalmente sul ciglio della falesia attuale appare un deposito di spiaggia simile al
precedente (quota + 5 drea). Qui si ha l'impressi<>Qe che le due spiagge fossili
(+ 30 e + 5) siano straùgra&amente indipendenti e corrispondano a due diverse
linee di riva.
Veno la costa settentrionaJe i rapporti tra i depc6iti in questione sono meno
evidenti perché il terreno scende con pendio uniforme e sedimenti eolici e detri-
tici cos>rono in gran parte la uma tra 5 e 20 metri s.l.m.
La fauna contenuta nelle puddinghe di quota + 30 è caratterizzata dalle
specie più comuni nella fauna attuale di quelle coste, specie che si riscontrano
pure nelle puòdingbe di quota + 5. Rispetto a queste ultime è tuttavia. da notare
l'assenza di tutto il gruppo di forme caratteristiche del Tirreniano.
Di fronte alla Punta Faraglione, sul fianco esposto a NNO della rupe isolata
di quota 69 (tav. II, 6g. 2) si aprono tre grandi grotte all'altem di drea 30
metri s.l.m. Per chi giunga da ove.t seguendo il no:male sentiero, le prime due
grotte si ptes.e-ntano l'una a<;canto all'altra alla stessa altezza. La più V'.Uta è la
seconda : la Grotta deii'Uccirìa esplorata e descritta dal Marchese Dalla Rosa. La
terza grotta o <Delle Pecore > è un po' più distante ed ha l'imboccatura più
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