Page 79 - Noemi_Meloni_PHDtesi
P. 79

CAPITOLO 3

Il Catasto cave riporta un numero totale di 1.257 siti estrattivi di cui 397 attivi e 860 inattivi, in
prevalenza si tratta di cave di materiali ad uso civile e ornamentale, in particolare si registrano
per l’uso ornamentale 168 cave attive e 195 cave dismesse.
Tuttavia, come si evidenzia anche nella Relazione generale allegata al PRAE, è doveroso
osservare che ancora oggi parte rilevante delle cave attive risultano cave in regime di
prosecuzione (cave la cui attività risultava in essere alla data di entrata in vigore della legge), in
particolare delle 397 cave attive 232 risultano cave attive in regime di prosecuzione in istruttoria,
pertanto l’attività produttiva non ha adeguato l’autorizzazione a quanto disposto dalla L.R.
30/89. I ritardi nell’adeguamento delle autorizzazioni alle prescrizioni della legge hanno
consentito inoltre che numerose attività cessassero senza le opportune garanzie per il recupero
ambientale. Recenti indirizzi a livello regionale promuovono la definitiva chiusura delle attività
che non risultano adeguate ai dispositivi legislativi di riferimento.
Le cave attive risultano localizzate secondo una distribuzione omogenea su tutto il territorio
regionale, la maggiore concentrazione si registra in prossimità dei territori con maggiore vivacità
edilizia e in corrispondenza dei poli estrattivi di materiale ad uso ornamentale e precisamente:
nel Comune di Sassari, cave ad uso civile e industriale; nei Comuni di Buddusò, Olbia,
Arzachena, Tempio Pausania, Luogosanto, Luras, Calangianus e Orosei dove si estrae in
prevalenza materiale ad uso ornamentale.

Figura 3 - Cave attive (Fonte: Elaborazione propria su dati Catasto regionale dei giacimenti di cava, 2007)

                                                                                                                                                            76
   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84