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In conclusione questo studio, ricostruendo l’evoluzione morfosedimentaria dell’area nel tardo-
Quaternario, ha confermato l’esistenza di un forte idrodinamismo nei fondali delle Isole Egadi,
riconducibile a due differenti tipi di processi: 1) correnti legate a fenomeni meteo-marini,
responsabili della formazione delle strutture sedimentarie presenti nelle aree di piattaforma
continentale (sand waves, dune subacque, sorted bedforms); 2) correnti di fondo legate alla
circolazione termoalina del Mar Mediterraneo che transitando lungo i bassi fondali e gli stretti
passaggi dell’arcipelago accelerano generando strutture sedimentarie di tipo erosivo-deposizionale
(moat drift e sediment drift).
Le informazioni ricavate dallo studio delle strutture sedimentarie presenti nell’arcipelago delle
Egadi possono essere utili a: 1) documentare mareggiate di elevata intensità, potenzialmente
pericolose, con periodi di ritorno superiori a quello dalle serie storiche; 2) fornire elementi utili a
vincolarele ricostruzioni paleo-oceanografiche.

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