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miocenica che origina dei fronti orientati in direzione NO-SE da una tettonica trascorretnte
pliocenica. Questa produce strutture di dimensioni minori come pieghe con assi orientati in
direzione N-S e NE-SO e faglie in direzione E-O.
Figura 3.2 – Sezione sismica mostrante la sovrapposizione delle unità di Marettimo su quelle di Favignana (modificata
da Sulli, 1996). A:unità Maghebidi deformate; B: unità mioceniche poco deformate; C: unità plio-pleistoceniche. Limite
in giallo: probabile base dei depositi pleistocenici.
3.2 Inquadramento geomorfologico e sedimentazione recente dell’arcipelago delle isole Egadi
La piattaforma continentale della Sicilia nord-occidentale è un’area sottoalimentata caratterizzata da
ridotti tassi di sedimentazione a causa degli scarsi apporti sedimentari da terra e da diffusi
fenomeni di erosione per la presenza di forti mareggiate ed intense correnti sotomarine (Colantoni
et al, 1993; Agate et al., 1998).
Nel settore dell’arcipelago delle Egadi la morfologia dei fondali è molto irregolare: si alternano
ampie aree pianeggianti a fondali ripidi, caratterizzati da alti morfologici isolati, paleo falesie, valli
incise e depressioni chiuse.
Le isole delle Egadi rappresentano l’unico arcipelago siciliano interamente costituito da isole di
origine sedimentaria, la cui piattaforma continentale raggiunge un’estensione di circa 10 km, che è
tra le più ampie di tutta la Sicilia, ad eccezione dell’offshore sud-orientale (settore ibleo-maltese).
L’evoluzione morfo-sedimentaria dell’area è stata fortemente condizionata da eventi tettonici,
anche recenti, e dalle diverse fasi dell’ultimo ciclo di variazione glacioeustatica del livello del mare,
(Agnesi et al, 1993; Agate et al. 1996; Agate et al. 1998) che hanno determinato l’esposizione
subaerea della piattaforma continentale, culminata durante l’ultima fase regressiva tardo-
pleistocenica, seguita da una fase trasgressiva . Questa alternanza di condizioni eustatiche ha
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