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per circa 10 km fino ad una profondità di 80-90 m. Un’altra piattaforma di abrasione, più interna, è
presente alla profondità di 30-40 m fra Favignana e Levanzo ed a sud di Favignana e si raccorda a
quella inferiore con un pendio regolare. Alti morfologici sparsi si trovano tra le due isole ed a sud di
Favignana e corrispondono ad affioramenti del substrato carbonatico mesozoico; essi sono
modellati alla sommità da superfici d’abrasione ed alla base da paleo-solchi di battente (Agnesi el
al., 1993). Nell’area di raccordo tra Favignana, Levanzo e la terraferma sono stati riconosciuti, alle
profondità di -15 e -20 m, alcuni cordoni litorali antichi e dei lineamenti tipo tombolo (Agnesi et al.
1993).
Ad ovest di Levanzo e Favignana sono presenti alcuni terrazzi marini a profondità variabile tra 30-
45 m, 50-72 m e 75-85 m, che testimoniano le principali soste del livello del mare durante la sua
ultima risalita; il raccordo tra questi diversi ordini di terrazzi è costantemente caratterizzato dalla
presenza di un pendio regolare, (Agnesi et al., 1993; Agate et al., 1996). La pendenza media della
piattaforma continentale aumenta sensibilmente nella fascia costiera sommersa attorno all’isola di
Levanzo e al settore occidentale dell’isola di Favignana. Secondo i suddetti Autori il controllo
strutturale e la successiva modellazione ed abrasione ad opera del mare, durante le fasi dell’ultima
risalita del livello del mare, hanno contribuito alla formazione ed evoluzione dei terrazzi marini
sommersi.
In particolare, il terrazzo marino più profondo a sud-ovest di Favignana ha un orientamento NNO-
SSE. Esso si estende per circa 10 km, presenta una larghezza di 2,5 km ed uno spessore massimo di
40 m in relazione della ripidità della scarpata. Verso nord il terrazzo si assottiglia e termina dove la
scarpata si fa più ripida; mentre nella parte meridionale è interrotto da crolli (D’Angelo et al.,
2004).

3.3 Dati meteo-marini delle isole Egadi
I dati forniti dagli ondametri e dai dati di provenienza del vento, posti in diversi punti della Sicilia
occidentale, permettono di definire le condizioni meteo-marine dell’offshore dell’arcipelago delle
Egadi. In particolare, i dati acquisiti tra il 1989 e il 2008 dall’ondametro posto a largo di Mazara del
Vallo (Tp) rivelano che la maggior parte delle onde hanno un’altezza di 3-4 m con direzione NO,
mentre una parte di esse è caratterizzata da altezze che superano i 5 m. Inoltre i dati anemometrici
forniti dalla stazione di Capo Gallo (Pa), Porto Empedocle e Lampedusa, mostrano che i venti più
forti (velocità maggiore di 7,5 m/s) hanno una direzione NO, NNO e ENE. Ulteriori informazioni
sul carattere meteo-marino del settore occidentale del Mar Mediterraneo sono forniti dai dati
registrati dalla stazione posta nell’Isola di Pantelleria, dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM), i
quali indicano che le più forti mareggiate hanno una direzione NO e O. (Fig. 3.4).

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