Page 712 - D-Girolamo_Matranga
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496        PAR TÉ TER Z A.

                                tici, come altresì in tutt'Europa cotanto mantenuto ,al
                                 Chriſtianiſlimo Re Luigi ſuo Cognato,purche ſi debbel
                                 laſsero i Caluiniſti, e degli Vgonottili sgombraſsela
                                 Notte, offrì preſente la Maeltà deöſuoi raggi . Non reſto
                                 fodisfatto A pollined'hauere ſaettato da lungi il tempe
                    Hom.Hym. in Atoſo nimico, ſopra veloce Nauilio volle davicino appa
                   Apol.         leſar le ſue forze.Secè Naui impetum fecitRex longe operavs
                                 Apollo, Aſtrofimilis medio in die.

                                    Quanto fù a gli Heretici formidabile,il Monarcha ? La
                                voce di lui Catholica,e pietoſa piùdi quella delle Aquile
                                e de Pauoni,al fuffolare delle Serpi fù tremenda.L'aſpet

                                to di lui cãdido,& odoroſo,agl'infedeli , e miſcredéti, più
                                che non è la Palma di Chriſto alle Talpe,l·Elice a i Lupi,
                                a•Vipiltrelli il Platano, fù ſpauenteuole. Il Danubio, fan
                                guinoſo ancora, fa teſtimonianza del vermiglio ſuozelo.
                   Claud, de 4 .
                                            ifter ſanguineos egit te Conſulefluctus.
                   Conc. Hon. Suetia ancor fudagal gran calore delle Auſtriache feruen
                                 tiſſime Porpore.
                   Ibid. Ibid.                Crinituſque tua ſudauit fafce Suecus.
                                L'oro della purezza Catholica,ſerbato tra le neui di Ger
                                mania illeſo, fà fede della di lui fede ardente. La Selua
                   Alex. ab Alex. Hercinia,Rogo più volte de Lutherani Rubelli, l'ombre
                   1.10.c.9.
                                men folte di quelle d' Erimanto ſtende.
                                       Non Erymanthax iam copia fufficit Vmbre ,
                   Claud. l. C.
                                       Innumeris exufta rogis.
                                L’Infrequenza dellePiazze,dal ferro del Grā Filippo ſpo
                   Gil.I.2.c.2. polate, l'Infedeltà deplora. Luget fibi iam rara ſuperftes.
                                Che diſsio?Le Oſsa del Zelante Filippo ſe fregherai , co

                                me quelle del Leone, vibbreranno ſcintille.A ſpiegare del
                                Clementiſſimo Re Filippo il vampante zelo,diedi mem
                                bra all'Impreſa, con l'halitoſo vapore, il quale sù l'alta
                                Regione,a farli illuſtre, inſer fibilmente aſcende: ma da
                                gl'inſidioſi rigori della mezzana , nel pellegrinaggio ſo            )
                                prapreſo,da piaceuole, ſpauenteuole diuenuto , &accre .
                                ſciutofigli dall'ardore l'ardire,tra quelli ciechi horrori al
                                lumato, e poſcia acceſo ,impetuoſo sauuenta , e ſquarcia
                                con violenza delle Nubi il petto. Dottamente alcunil2

                                                                                        Thi
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