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venire in futuro dallo studio della toponomastica nonché dall’analisi
delle denominazioni attuali delle varie contrade degli odierni comuni, le
quali, nella maggior parte dei casi, derivano dalle denominazioni degli
antichi feudi.
La seconda parte, è essenzialmente indirizzata ad uno studio
storico-monumentale ed archeologico nonché all’analisi in breve dei
vari contesti abitativi in relazione ai vecchi ed ai nuovi dati ottenuti
dalle ricognizioni archeologiche effettuate nel territorio. Ho ritenuto
elencare inoltre, alcune considerazioni sull’insediamento sparso, sul
tema dell’incastellamento ed infine sul tema inerente le istituzioni
ecclesiastiche e la formazione delle civitates.
Il patrimonio storico-artistico della Sicilia occidentale, non solo
comprende numerosi siti archeologici che ci forniscono nuovi dati sulle
realtà abitative, ma preserva ancora oggi, nei centri abitati (che dall’alto
medioevo ad oggi sono rimasti in vita) svariate testimonianze
monumentali in stato di abbandono. I principali dati raccolti, sia nelle
campagne ma anche presso i centri urbani che si svilupparono a partire
dall’alto medioevo, sono inseriti in uno studio sistematico delle città e
di questa parte della Sicilia. È proprio nel centro di questi abitati, a
nostro parere, che si dovrebbero estendere le indagini storiche,
urbanistiche ed archeologiche. Si pone in questo contesto, anche
qualche accenno allo studio dell’urbanistica di questi centri, nonché il
rilievo di sporadiche ma importanti strutture medievali ancora superstiti
raffigurate in “fortuite” antiche stampe che ritraggono questi centri
come borghi incastellati.
Per la descrizione degli insediamenti si è tenuto presente il
rapporto con la viabilità antica che ha rappresentato un campo di ricerca
privilegiato per poter verificare concretamente i nessi potere-territorio-
viabilità. Una viabilità che alla luce delle acquisizioni storiografiche più
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