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La parte Nord-Ovest della provincia è occupata del rilievo calcareo di

                   Monte San Giuliano (711 m. s.l.m.,) in cui è sita la città medioevale di Erice

                   circondata  da  un  bosco  di  antico  impianto  (Pinus  halepensis),  la  quale

                   domina il suggestivo panorama delle saline, della falce di Trapani, del Bosco

                   di  Bonagia  con  Monte  Cofano  e  dell’entroterra  collinare.  Caratterizzano

                   questo  paesaggio  importanti  siti  di  carattere  archeologico  insieme  alle

                   architetture  isolate  che,  in  posizione  emergente  sul  rilievo  costituiscono

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                   elementi  di  percezione  visiva  focalizzante .  Sulla  costa  Nord,  ai  piedi  del
                   rilievo  di  Monte  San  Giuliano  si  affaccia  il  piccolo  golfo  di  Bonagia

                   costituito  dalla  pianura  costiera  calcarinitica  di  Bonagia-Cornino  e  dalla

                   corona  dei  rilievi  che  lo  racchiude.  Il  territorio  presenta  a  Nord-Est  la

                   penisola montuosa di San Vito Lo Capo, estrema propaggine del Golfo di

                   Castellammare  caratterizzata  da  piccole  valli  distribuite  irregolarmente

                   nonché da distese ondulazioni che degradano verso l’entroterra con altitudini

                   comprese tra i 600 e i 1000 m. s.l.m.: la cima più alta è il Monte Sparagio

                   nella penisola di San Vito, che raggiunge i 110 m. di altezza (Fig.3).

                          La fascia costiera settentrionale da San Vito Lo Capo a Castellammare

                   del  Golfo  è  caratterizzata  in  numerosi  piccoli  golfi  e  da  versanti  che

                   presentano  un  paesaggio  tradizionale  non  alterato  almeno  in  parte  dalla

                   edificazione  e  da  pressioni  antropiche.  In  questa  parte  di  territorio,  sulla

                   costa Nord, si estende l’antico nucleo insediativo di Scopello posto su di una

                   rupe  scoscesa  che  domina  la  torre  e  la  tonnara  omonimi  inserite  in  un


                   singolare paesaggio naturale caratterizzato dalla presenza dei faraglioni. Sui
                   versanti  di  pizzo  Petralia,  pizzo  Peraina  le  coltivazioni  si  alternano  alla


                   naturalità delle rocce calcaree fino alle pareti rocciose che si affacciano su
                   Piano Pignazzi, dove si preserva tutt’oggi un paesaggio agricolo tradizionale.




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                            Sulle ultime ricognizioni archeologiche presso Erice vd., FILIPPI 2010, pp. 25-33; DE VINCENZO
                   2010, pp. 35- 45.

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