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dove prende il nome di fiume Caldo . In questa zona, è stato rinvenuto il
sito di Ponte Bagni, che sembra prosperare dalla tarda età imperiale alla metà
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del VII sec. d.C. con tracce di vita fino al X secolo . Nelle immediate
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circostanze, si trova il sito medievale di Calathamet . L’area orientale del
territorio, che a tratti si presenta piuttosto accidentata è caratterizzata oggi da
un’agricoltura specializzata, con particolare riguardo per la viticoltura. L'area
occidentale del territorio a differenza di quella orientale, presenta una vasta
area collinare caratterizzata da una serie di rilievi di media altezza orientati
grosso modo sempre da Sud-Ovest a Nord-Est. Il primo di questi
allineamenti comprende il Monte di Pietralunga, il Colle di Pianto Romano,
Monte Tre Croci, Pizzo del Bosco Angimbè e Poggio Fegotto. Nelle
vicinanze di Pizzo del Bosco, in contrada Arcauso, è stato ritrovato un sito
aperto situato in una zona di medio pendio, il quale restò in vita quasi senza
interruzioni dall’età romano-imperiale fino al periodo di dominazione
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normanno-sveva mentre la cima di Poggio Fegotto, occupata durante il VI-
V secolo a.C. da un piccolo presidio a controllo del confine orientale del
territorio segestano, fu sede nel medioevo del centro Calatagabuni /
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Nella valle del fiume Gaggera/Caldo sono stati rinvenuti tracce di insediamenti databili ad un
periodo compreso fra la seconda metà del IV secolo a.C e la prima metà del II d.C.; vd., APROSIO et al.
1997, p.189.
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Le Terme Segestane in età tardoantica costituiscono l’insediamento di maggiori proporzioni,
l’abitato era attraversato dalla strada che collegava Palermo a Marsala/Lilybaeum. BERNARDINI et al. 2000,
pp.117-119.
19 PESEZ 1983, pp. 25-32; PESEZ 1985, p.888; PESEZ 1995, pp.187-189.
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FILIPPI 1996, p.65; APROSIO et al. 1997, p.192; In questa località si è riscontrato uno
spostamento di un centinaio di metri tra l’insediamento di età bizantina e il sito dove è stata rinvenuta
ceramica databile tra il X e l’ XI secolo; vedi BERNARDINI et al. 2000, p.122.
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