Page 17 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 17
Calataxibuni registrato nel diploma di Grazie e Privilegi municipali concessi
21
nel 1393 dai Magnifici conti di Peralta alla città di Calatafimi .
22
Segue parallelamente la catena formata da Monte Calemici , Monte
Fontanelle, Monte Barbaro e Monte Barbaro Piccolo. Ancora più ad Ovest,
separate dalla precedente da piccole pendici vallive, si allineano sempre da
Sud-Ovest a Nord-Est le creste di Poggio Roccione, Monte Bernardo, Monte
23
Pelato e Pispisa sede di un villaggio in età tardoantica .
Lo spazio territoriale visibile da Segesta aumenta considerando la porzione
di territorio compresa nel campo visivo calcolato a partire dal punto più alto
di Monte Barbaro (quota 422 m s.l.m.). Da qui si controlla l’intero pianoro di
Entella, in particolare Pizzo della Regina e Cozzo Petraro. L’occupazione
indigena di questi plateau sommitali, tra loro intervisibili, naturalmente
difesi e, in alcuni casi, dotati di un circuito murario, caratterizza il paesaggio
della Sicilia occidentale. L’analisi di visibilità cumulativa che coinvolge tutti
questi siti mostra chiaramente che essi controllano l’intero corso del Belice,
mentre Montagna Grande e Monte Polizzo sono volti soprattutto verso la
costa occidentale dell’isola compresa tra il promontorio di Erice e l’antica
Selinunte.
A Sud, si dilatano i territori dei Comuni di Vita e Salemi (Fig.5) i
quali presentano un territorio prevalentemente collinare con altitudine
compresa tra 326 e 495 metri; sotto il profilo degli usi produttivi è destinato
in buona parte alla viticoltura, introdotta massicciamente negli anni del
dopo-terremoto, e in secondo luogo alla coltivazione estensiva di cereali,
21
Il documento è stato edito in GUARNIERI 1889, pp.1-24; BONAIUTO 1961b, pp.7-24. Il sito è stato
identificato sul Poggio Fegotto, dove una prospezione ha verificato la presenza di un insediamento protetto
dalle caratteristiche naturali della collina.
22
In età tardoantica alcune piccole case rioccuparono siti preesistenti intorno a Monte Calemici
(SG 86). Cfr. MOLINARI-NERI 2004, p. 115.
23 BERNARDINI et al. 2000, p.120.
17