Page 18 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 18
tradizionale coltura della zona. L’aspetto idrogeologico del territorio
salemitano è contraddistinto da tre grandi bacini idrici, paralleli e orientati in
senso NE/SO; procedendo da NO, il primo è posto tra Montagna Grande e
Monte Polizzo, segnato dall’attuale Fosso della Collura, il secondo tra Monte
Polizzo e Monte Rose - Salemi, contraddistinto dall’odierno Fosso
Ranchibilotto – principale tributario del fiume Mazaro –, il terzo e più
importante, infine, tra l’asse Monte Rose - Salemi, Mokarta e le colline che
bordano ad Ovest l’alta valle del Belice, solcato dal Fiume Grande. La
preminenza geografica di alcuni rilievi alti e isolati quali Montagna Grande e
Monte Polizzo ha contribuito a sottolinearne la valenza insediamentale, così
come le aree di fondivalle e l’abbondanza di acqua hanno fornito il
necessario apporto economico per il mantenimento di tali entità politiche,
nella lunga durata. Ancora oggi Salemi domina un vasto territorio agricolo
completamente disabitato, ma coltivato, che si pone tra l’arco dei centri
urbani costieri e la corona dei centri collinari.
A Sud di questo vasto territorio, si estende la piana di Castelvetrano-
Campobello di Mazara caratterizzata da vaste aree sub-pianeggianti, bordate
da rilievi collinari di circa 250 m. s.l.m., nelle porzioni più interne. La piana
2
si estende per circa 227 Km , ed è delimitata ad Ovest dal fiume Delia, ad
Est dal fiume Modione a Nord dall’altopiano gessoso di Santa Ninfa e a Sud
dal Canale di Sicilia, da questa porzione di territorio, presso l’area di
Campobello di Mazara proviene il famoso tesoro di età bizantina rinvenuto
24
dal Salinas .
La fascia costiera meridionale della provincia è caratterizzata da ampie
spiagge, prevalentemente sabbiose, in cui si sviluppano dune costiere con
andamento parallelo alla costa (Fig.6). La costa meridionale ed occidentale,
presentano una bassa piattaforma calcareo arenacea che confina con la saline
24 SALINAS 1886, pp. 362-366.
18