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Per semplificare parleremo solo della migrazione prenuziale, s'in-
tende che in senso inverso ma lungo lo stesso itinerario avviene la
migrazione postnuziale: dell'una e dell'altra porteremo esempi probatori.
La massa in migrazione, proveniente dall'Africa su un largo fronte,
raggiunge le coste settentrionali del Marocco, Algeria, Tunisia, Libia
sino alle porte dell'Egitto. Mentre i contingenti più occidentali attra-
versano direttamente lo stretto di Gibilterra e i bracci di mare adia-
centi con l'intermediario delle Isole Baleari, il contingente più orientale,
spiegato fra Tunisia e Tripolitania, investe il Mediterraneo puntando
su Malta, Sicilia e isole circumsiciliane, prosegue poi lungo la costa
tirrenica campano-laziale-toscana, con l'intermediario dell'arcipelago na-
poletano e delle isole Ponziane, convergendo ad Ovest sull'arco ligure
e del golfo di Lione, ripiegando in fine verso la Spagna.
Possibili ed accertate, lungo tutto il percorso, convergenze inter-
medie verso Ovest, prima di raggiungere l'arco ligure, attraverso l'arci-
pelago toscano, la Sardegna e la Corsica per sbarcare sia a Nord nella
Camargue che sulle coste orientali spagnole. Inoltre sono possibili ed
accertate soste lungo tutto il percorso, con casi di nidificazione in loca-
lità idonee per alcune specie, come vedremo.
Località particolarmente idonee consentono appunto casi di nidi-
ficazione, anche se saltuari ed occasionali: spesso si assiste alla forma-
zione ed impianto di vere colonie che, dapprima occasionali, diven-
gono poi definitive.
La Francia meridionale con il vasto comprensorio della Camargue
e il delta del Rodano, esercitano particolare attrazione per molte specie.
Il reperto appunto di specie rare lungo tutto il percorso Sicilia - isole
circumsiciliane - costa tirrenica dalla Calabria alla Liguria e nella Francia
meridionale, specie estranee all'avifauna nidificante di queste regioni
ma nidificanti in Spagna, conferma l'itinerario seguito da esse e da
noi enunciato. Questo itinerario è confermato anche dal fatto che uc-
celli, al di fuori delle specie di cui tratteremo, inanellati in Spagna o
in Francia meridionale, vengono ripresi sullo stesso percorso.
Una simile visione di questo importante settore della migrazione
riabilita in certo qual modo le numerose e frequenti catture di uc-
celli rari riportate come avvenute nell'arco ligure, catture più d'una
volta messe in dubbio. Dà inoltre valore a certe asserzioni degli Orni-
tologi del passato circa la frequenza, sempre in Liguria, di alcune
specie. Riteniamo che proprio sull'arco ligure, a ridosso delle Alpi
Marittime da un lato e del mare dall'altro, i contingenti migratori si