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incanalano in uno stretto corridoio, rendendosi più facilmente repe-
ribili all'occhio dell'osservatore.

      Inoltre la ripresa lungo lo stesso percorso di uccelli inanellati
conferma l'itinerario da noi descritto che viene seguito anche da specie
comuni. Ci si potrebbe chiedere il perchè di questa migrazione co-
stiera, su un lungo percorso apparentemente vizioso ed inutile per
raggiungere sedi di nidificazione poste, direi, a due passi e raggiun-
gibili su un percorso breve, rettilineo, più logico, che richiede però·
la traversata del mare.

      Evitare questa traversata, potrebbe essere la spiegazione di tutto.
E' noto infatti che gli uccelli possono affrontare traversate marine
anche se lunghe; è altrettanto noto che le stesse specie o almeno po-
polazioni diverse di una medesima specie offrono un comportamento
diverso: traversata decisa di larghe distese di mare, senza alcuna ap-
parente difficoltà; giri viziosi su un percorso eterogeneo pur di ridurre
o di eliminare la traversata.

      E' fenomeno constatato che gli uccelli terrestri preferiscono se-
guire per lunghi tratti il profilo delle coste dei mari, ammassandosi
a ridosso di esse (coasting), piuttosto che affrontare apertamente il
mare su vasto fronte. Masse migranti giunte in Italia per varie vie,
costiere o continentali, invece di proseguire sulla rotta di arrivo, ridi-
scendono o risaliscono lungo le coste della Penisola, deviando anche
di 90°. Affrontano poi il mare sul tragitto più breve e come attraverso
varchi prestabiliti che menano intenzionalmente ai vari ponti degli
arcipelaghi, interposti fra costa di partenza e costa di arrivo, alla quale
giungono dopo le intermedie tappe insulari che, tra gli altri scopi,
hanno anche quello di frammentare i tratti di mare da sorvolare.

      L'avversione per il mare da parte degli uccelli terrestri è stata
variamente interpretata, sembra comunque accertato che, anche secondo
Dorst, Blondel ed altri, il mare costituisce una zona o elemento di
repulsione (« rebondissement à la cote», Blondel, 1969). Gli uccelli
evitano le traversate o cercano di evitarle finchè è possibile e prefe-
riscono seguire il profilo delle coste, quasi respinti da esse, sino ai
varchi ritenuti più favorevoli ed ormai inevitabili, che sono quelli pre-
scelti ogni anno, con le dovute eccezioni per cause contingenti.

      Si potrebbe invocare anche la necessità della ricerca del cibo e il
bisogno di riposo, ambedue resi possibili finchè l'uccello è su terra-
ferma, ma questi motivi non sembrano determinanti.
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