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a Cefalonia ed a Corfù ed una in Nord-Africa. Si tratta, quindi, di
paleoendemismi che testimoniano di antiche connessioni territoriali nel
Mediterraneo ora largamente perdute.

      Le stesse osservazioni, in senso più lato, le suggeriscono le distri-
buzioni dei Typhloporus, Coelotypbloporus e delle Alaocy.ba.

       10°) Si osservano poi nella fauna delle varie isole delle strane
assenze parte delle quali senz'altro attribuibili a carenza di . ricerche;
altre invece sembrerebbero reali ed oggettive. Ciò fa presumere che il
popolamento insulare è dovuto prevalentemente od esclusivamente a tra-
sporto passivo.

      11°) Le nostre conoscenze non ci permettono di analizzare minuta-

mente le differenze riscontrabili tra isola ed isola di uno stesso arcipelago.
Sembra tuttavia che Linosa (isole Pelagie) presenti uno stok faunistico
notevolmente diverso da quello della vicina Lampedusa e che Marettimo,
nelle Egadi, sia notevolmente più povera delle vicinissime Levanzo e
Favignana soprattutto in forme alate. Nel suo contingente faunistico
mancano, inoltre, molti elementi a prevalente gravitazione europea.
Ciò starebbe a dimostrare, forse, un suo più antico distacco dalla Sicilia.
La maggiore individualità faunistica di Marettimo, rispetto alle altre
isole egatensi, risulta anche dalle ricerche di CANZONERI (1970) sui tene-
brionidi e di STRASSER (1969) sui diplopodi.

      Riteniamo opportuno, alla conclusione di questo lavoro, esporre sotto
forma di Tabelle tutti i dati a nostra disposizione sulla curculionidofauna
delle isole circum-siciliane, compresi quelli dubbi o incerti (indicati con

il punto di domanda). Viene altresl indicata, per ogni specie, se è pre-

sente in Sicilia nell'Appennino ed in nord-Africa.
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