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trambi pre5enti a Favignana); le specie mediterranee in senso lato invece,
con 18 taxa, percentualmente rappresentano ben il 70% del popolamento
dell'isola, senza contare poi gli elementi tirrenici e gli endemismi siculi
o siculo appenninico metidionali.

      Le forme attere o non volatrici in quest'isola sono, percentual-
mente ed in numero assoluto, più numerose che alle Eolie. Sono infatti
21, numero che rappresenta il 32,3% del popolamento complessivo; esse
sono così distribuite: Favignana 13 (20,3% ), Leva11Zo 12 (18,7% ),
Marettimo 15 (23,4% ). In proporzione al popolamento esistente in
ciascuna isola, le percentuali di forme non volatrici, rispetto alle vola-
triei, risulta essere la seguente: Favignana 28,4%, Levanzo 29,4%,
Marettimo 57,7%. Tra di queste, le specie più o meno legate all'uomo
sono 7 a Favignana, 6 a Levanzo e 9 a Marettino. E' comunque assai
singolare l'anomala percentuale di non volatori che si riscontra a Ma-
rettimo, nettamente piìl elevata non soltanto a paragone con le altre
piccole isole circum-siciliane ma altresì degli antistanti territori conti-
nentali (Sicilia, Italia merid., Tunisia). In quest'ultimi, detta percentuale
non supera il 22-23% del popolamento complessivo. E' comunque impor-
tante notare come 9 delle 15 forme qui considerate siano più o meno
legate all'attività dell'uomo.

      In conclusione, la curculionidofauna egatense non differisce affatto
da quella dell'antistante litorale siculo. Delle tre isole, Levanzo e Favi-
gnana formano un complesso sostanzialmente omogeneo, mentre Maret-
timo denuncia una notevole maggior poverà complessiva, un maggior
numero di forme attere e la asse11Za delle forme più tipiche della fauna
europea temperata. Questi dati, unitamente a quelli ricavabili dallo stu-
dio di alcuni altri materiali zoologici raccolti nell'arcipelago, danno l'im-
pressione di una maggior· individualità faunistica di Marettimo, seppure
negativa, almeno per quanto riguarda questi coleotteri.

                                          ISOLE MALTESI

      I dati che noi possediamo sui curculionidi delle isole maltesi non
sono recenti; essi risalgono infatti al 1907 (CAMERON, CARUANA-GATTO).
Tuttavia il numero delle specie elencate in questo lavoro è sufficiente
per ricavarne una panoramica d'insieme abbastanza completa. Mancano
però gli elementi endogei che pure nell'arcipelago dovrebbero essere
presenti.
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