Page 12 - Biog03_Magnano_Osella
P. 12

In conclusione, il popolamento delle isole maltesi non presenta
una individualità molto spiccata; esso si avvicina assai a quello della
Sicilia sia perchè l'unico endemismo conosciuto è di strette affinità sicule
sia perchè gli elementi maghrebini e mediterranei orientali (con la sola
eccezione di Otiorhynchus moriger REITT. e Sitona ocellatus KusT.) sono
tutti conosciuti pure della nostra isola maggiore.

                                   ISOLA DI PANTELLERIA

      Benchè i curculionidi conosciuti per quest'isola siano soltanto 26
(RAGUSA, 1875; DoDERO, 1916; SoLARI, 1922; LrEBMANN, 1962) dato
il rilevante numero di naturalisti che l'hanno visitata tra la fine dell'800
ed i giorni nostri e per l'indiscussa abilità di alcuni di essi come ricer-
catori, possiamo considerare la sua coleotterofauna, nel complesso, come
ben conosciuta (cfr. FocARILE, 1969 ). Per quanto riguarda due specie
segnalate da RAGUSA (Balanobius salicivorus PAYK. ed Apion loti KIRBY)
crediamo opportuno riferirle, rispettivamente, a Balanobius pyrrhoceras
MARSH. ed Apion sicardi DESBR. sulla base delle nostre più recenti
acquisizioni.

      La curculionidofauna di Pantelleria, all'analisi zoogeografica, risulta
così composta: elementi ad ampia diffusione europea s.l. 9 (33,66% ),
elementi mediterranei s.I. 12 (46% circa), l elemento maghrebino (Apion
flavofemoratum ssp. viridimicans DESBR. ), l elemento appenninico (Pseu-
domeira paganettii SoL.), 2 endemismi (Rhytirrhinus asper n. ssp., Alaocy-
ba separanda Don.). Nel complesso gli elementi ad ampia diffusione sono
21 (80,64% ); dei restanti 5,2 sono di derivazione appenninica-sicula
(Otiorhynchus ferdinandi REITT. e Pseudomeira paganettii SoL.) e 3
denunciano chiare affinità maghrebine. Tra i primi, notevolissimo inte-
resse zoogeografico potrebbe avere la presenza nell'isola di una Pseudo-
meira, genere tipicamente tirrenico settentrionale (cfr. MAGNANo-O sELLA,
1970) con specie attere abitatrici degli incolti e dei sottoboschi. A noi
sorge il dubbio che la forma di Pantelleria non sia la vera paganettii SoL.
d'Aspromonte ma una specie a questa assai vicina. In caso contrario
non è esclusa la possibilità di importazione dovuta all'uomo.

      Tra i secondi, la ssp. viridimicans DESBR. è diffusa in Ttmisia ed
in Algeria (la specie s.I. è euromcditerranea) e sembra avere in Pantel-
leria la sua stazione più settentrionale. Lo stesso dicasi per Rhytirrhinus
asper ALL. (a parte il diverso valore sistematico della forma insulare)
specie attera diffusa nel nord Africa dal Marocco orientale alla Tunisia
   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17