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Le forme attere a Pantelleria sono 6 ma di esse, 2 soltanto (Temno-
rhinus mendicus GYLLH. ed Donus crinitus Bm-r.) possono considerarsi
legate all'uomo.
In conclusione la curculionidofauna di Pantelleria presenta una
maggior percentuale di elementi ad affinità nord africane rispetto ad ogni
altra isola circum-siciliana, Lampedusa esclusa.
ISOLE PELAGIE
Le nostre conoscenze sui rincofori delle Pelagie sono assai disuguali;
mentre Lampedusa è stata oggetto di ricerche accurate da parte di
numerosi naturalisti (segnalatamente Dodero e Derosas soprattutto per
la fauna endogea), le ricerche su Linosa sono state assai più scarse. Di
Lampione invece non è ancora nota alcuna specie.
Il complesso faunistico delle Pelagie non è rilevante ammontando
ad appena 23 unità (FAILLA TEDALDI, 1886-1887; ZAVATTARI e CoLL.,
1960; dati inediti della collezione Solari al Museo di Milano). Di esse,
21 appartengono alla fauna di Lampedusa e 2 soltanto a quella di Linosa.
La zoogeografia delle Pelagie è assai interessante e nettamente
differenziata da quella delle altre piccole isole circum-siciliane (Pantelleria
esclusa) in primo luogo per l'elevata numero di forme endemiche che
rappresentano circa il 26% (!) del suo popolamento curculionidico. Anche
se detta percentuale è certamente superiore a quella reale (mancano
dall'elenco molte forme ad ampia diffusione mediterranea la cui presenza
nell'arcipelago è da considerarsi come probabile) essa rimane tuttavia
assai elevata, la più elevata, credo, in rapporto alla superficie che si
conosca per le isole mediterranee. Le specie mediterranee s.I. sono com-
plessivamente 14 (66,64%), quelle europee 3 (14,28%). Tra le prime
abbiamo 2 specie tirreniche (che sono le stesse di Malta cioè Brachycerus
al.bidentatus GYLLH. e Larinus vittatus F.) ed un elemento maghrebino-
siculo-betico (Sitona virgatus FAHR.). Grande interesse hanno gli elementi
conosciuti solo delle Pelagie e della Tunisia cioè il criptorrinchino cieco
endogeo Neumatora depressa NoRM. (Lampedusa e numerose località
della costa tunisina) ed il brachicerino Brachycerus zmdatus schatzmayri
ZuMPT conosciuto, oltre che di Lampedusa, solo di un paio di località
del prospicente litorale africano (ZUMPT, 1937).
Dei 6 endemismi delle Pelagie, 4 appartengono a Lampedusa e 2
a Linosa. Crediamo opportuno prendere brevemente in esame le 6 forme.