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Dicranopalpus brevipes Marcellino, 1970
Isola di Favignana (Egadi), 19.III.l969: l 6 - OsELLA leg. (MV)
L\mico esemplare reperito è il terzo conosciuto dall'istituzione
della specie, in quanto l'individuo da me citato per l'Etna come D. bre-
vipes (1970, l ~ ), alla luce di più accurate ricerche, si deve in realtà
attribuire a D. larvatus (Canestrini) (l). Della specie, che sembra finora
endemica della Sicilia, rimane pertanto sconosciuta la femmina adulta.
Phalangium targionii (Canestrini, 1871)
Isola di Lipari: Monte S. Angelo, 2l.II.l966: l 6 - ALICATA leg.
Quattropani, 22.II.l966: 2 6 6, 6 'i' 'i', l iuv. - LA GRECA leg.
Acquacalda, 22.II.l966: l 'i'
P. targionii, la cui distribuzione è illustrata in fig. 4, si potrebbe
considerare come un elemento paleotirrenico, tenuto conto che non è
sicura la citazione di RoEWER (1924) per la Cirenaica; altrettanto incerta
appare la presenza della specie sull'Appennino toscano (cfr. MARCEL-
LINO, 1970).
Metaphalangium propinquum ( Lucas, 1847)
Isole Eolie: Vulcano, 30.X.l966: l 6, l iuv. - ARCIDIACONO leg.; 20.II.l967: l 6,
l 'i', l iuv. -BRUNO leg.; 14.VI.l967: l él -BRUNO leg.; 14.VI.1967: l 'i' -
BRIGNOLI leg.; 31.V.l969: l 'i' - FURNARI leg.
Monte S. Angelo (Lipari), 28.IV.l966: l 6, l 'i'
Isole Egadi: Levanzo, 22-24.X.l966: l 6, 5 iuv. (MV); VI.l968: l 'i' - 0SELLA
leg. (MV)
Favignana, V.l966: l 6 - RIGGIO leg. (MV); 25.VI.l966: l 6 RIGGIO leg.
(MV); V.l968: 2 6 6, 2 'i' 2 - OsELLA leg. (MV)
Contrada Torretta (Favignana), 26.!1.1972: 2 6 6 - CARUso-CosTA leg.
Isola di Lampedusa (Pelagie): Cala Pisana, 5.V.l956: l 6, 3 'i' 'i' , 2 iuv.
Capo Lombardo, 15.V.l956: l 6, l 'i', l iuv.
Cavallo bianco, 18.V.l956: 7 6 6, 4 'i' 'i' , 3 iuv.
Località non precisata, 18.IV.l956: 2 6 6, l 'i'
Come è già stato osservato, M. propinquum è molto diffuso, prati-
camente senza limitazione alcuna, in tutta l'area mediterranea, dove può
trovarsi in diversi ambienti ed a quote molto varie: ho potuto racco-
glierne infatti numerosi esemplari, sia in diverse stazioni costiere della
Sicilia, che negli alti pascoli dei monti del Matese, a circa 2000 metri.
(l) Il motivo di tale attribuzione, unitamente ai confronti con le altre specie
del Gen. Dicranopalpus. figurano in una mia nota in corso di pubblicazione.