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fra i responsabili del progetto, la popolazione locale, i turisti, i pescatori e i
subacquei.
All’inizio di questa fase sono stati realizzati dei seminari pubblici di
presentazione del progetto in otto delle nove aree coinvolte, con la
partecipazione di addetti ai lavori, rappresentanti delle istituzioni di
competenza e mezzi di comunicazione.
Ulteriore obiettivo della fase preparatoria è stato quello di individuare le
zone con maggiore presenza di rifiuti e fornire una stima preliminare della
quantità di materiale da raccogliere.
Considerata la notevole estensione di molte aree, i sopralluoghi successivi
sono stati effettuati solo nelle zone precedentemente individuate.
Tali zone sono state determinate in base ai seguenti criteri:
♦ tipo di protezione a cui è sottoposta la zona: priorità decrescente delle
zone A alle zone C;
♦ vicinanza alle foci dei principali fiumi ricadenti nel perimetro costiero
dell’area marina;
♦ prossimità ad imboccature di porti, darsene e approdi turistici;
♦ presenza lungo le probabili rotte di percorrenza di pescherecci, navi da
carico e imbarcazioni da diporto;
♦ indicazioni emerse da indagini presso le marinerie e i diving locali.
Nelle zone così determinate sono state eseguite delle immersioni puntuali o
percorsi dei transetti di direzione variabile in funzione delle indicazioni rilevate,
onde identificare le zone di accumulo dei rifiuti e la tipologia degli stessi e
caratterizzare la morfologia dei fondali. Infatti, in funzione delle caratteristiche
del fondale sono state predisposte le adeguate modalità tecniche degli
interventi di pulizia e bonifica.
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