Page 9 - La_Sicilia_delle_tonnare
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La seconda sezione, dedicata al mare, amplia le conoscenze dei visitatori con dei contributi, come
        bussole e sestanti, mappe e carte nautiche, disegni ed elaborati progettuali, tutti imperniati  nell’esplicazione
        del settore delle attività marinare. Questa sezione ha il pregio di non essere “chiusa”, ma conta del continuo
        contributo delle associazioni milazzesi, soprattutto quelle impegnate  nell’archeologia subacquea.
               I  magazzini  della  Tonnara,  che  occupano  circa  1.000  metri  quadrati,  presentano  muri  e  porte  di
        epoche  diverse  tra  loro.  Si  notano  interventi  di  ampliamento,  soprattutto  in  verticale.  Le  aperture  sono
        collocate sia sul fronte strada che sul fronte mare. Queste ultime venivano utilizzate per il ricovero delle
        imbarcazioni tirate in secca dopo l’uso.





                                                             Vincenzo Florio

                                                             L'Illustration, 3 luglio 1869
                                                             Foto da Wikimedia Commons

















               Paolo  Florio,  nacque  a  Bagnara  Calabra  in  provincia  di  Reggio  Calabria.  Nel  1783  un  terribile
        terremoto colpì la Calabria. Affacciata sullo Stretto Bagnara subì danni rilevanti. Florio decise di partire e si
        trasferì a Palermo, dove aprì una fiorente drogheria. Era il padre di Vincenzo Florio e bisnonno di Vincenzo
        Florio junior.

               Vincenzo Florio (che diverrà senatore) nato a Bagnara nel 1799, raggiunse il padre Paolo a Palermo.
        Uomo, evidentemente, di grande vivacità intraprese numerose iniziative imprenditoriali. Iniziò fondando,
        nel  1833,  le  Cantine  Florio  a  Marsala  per  la  produzione  dell’omonimo  vino.  Vincenzo  Florio  giunto  a
        Marsala, acquistò un terreno su un tratto di spiaggia posto fra i bagli di Ingham-Whitaker e di Woodhouse, e
        vi fece costruire anch’egli uno stabilimento per la produzione di vino Marsala. La commercializzazione del
        vino era iniziata nel 1796 ad opera del suo “inventore” John Woodhouse a cui si era unito Ingham. Esso
        veniva prodotto già alla fine del XVIII secolo per lo più per il mercato estero, soprattutto la Gran Bretagna.
        Tuttavia  nel  1833  la  domanda  del  vino  era  ancora  inferiore  alla  produzione  stessa.  Florio,  quindi,  passò
        inizialmente anni di grande difficoltà, a cui riuscì a sopravvivere solo grazie alle ingenti risorse economiche
        della famiglia. La sua Cantina era la prima, comunque, a produrre il Marsala con il nome di un produttore
        italiano.

               Con lo sviluppo successivo in campo navale, la flotta di navi mercantili di proprietà dalla famiglia
        Florio  assicurò  che  la  sua  organizzazione  commerciale  divenisse  sempre  più  capillare  a  livello
        internazionale. Così il Marsala divenne il vino da dessert più diffuso in Europa. Il suo successo fu tale che
        portò alla sua esportazione anche verso gli Stati Uniti.

               Secondo le stime del 1853, il Marsala aveva una produzione annua di 6900 botti, di queste il 23% era
        prodotto  dalle  Cantine  Florio,  il  19%  dalla  Woodhouse  ed  il  58%  da  Ingham  &  Whitaker.  Il  continuo
        sviluppo  dell’affermazione  sui  mercati  internazionali  della  sua  Cantina,  permise  al  Florio  di  rilevare  più
        tardi sia l'azienda che il marchio Woodhouse.
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