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L'interno della tonnara Florio di
                                                                      Favignana

                                                                     Civa61
                                                                     Foto da Wikimedia Commons














               La  Tonnara  dell'Ursa  con  la  relativa  torre  sono  poste  in  località  di  Fondo  Orsa,  nel  territorio  tra
        Carini  e  Cinisi.  Qui  esiste  una  penisoletta  che  forma  una  curva,  da  cui  si  crea  una  piccola  baia.  Il  suo
        toponimo,  infatti,  deriverebbe  dal  termine  arabo  “ìrsa”  che  significa  ancoraggio  o  attracco.  La  torre  di
        guardia faceva parte del sistema difensivo realizzato nel medioevo in Sicilia. Essa poteva avvistare possibili
        navi corsare arabe (sia barbaresche che ottomane). Con la cessazione del pericolo, la torre fu utilizzata per
        l'avvistamento dei branchi di tonni, da pescare. Attualmente, le due strutture sono di proprietà del Comune
        di  Cinisi.  Essendo  da  tempo  dismessa,  la  tonnara  è  parzialmente  occupata  da  una  sezione  locale  di
        Legambiente.



        Cenni storici



               Nel 1344, lo studioso Mangiapane parla di un privilegio reale concesso all'abbazia di San Martino
        delle  Scale,  per  la  costruzione  di  una  tonnara.  Tale  Abbazia,  in  un  documento  del  1401,  risulta
        amministratrice dell'intero feudo di Cinisi e della prossima  Terrasini. Nel 1491, la Tonnara dell'Ursa fu data
        in affitto a Mattheo de la Chimia, notabile palermitano. Nel 1569, sempre l’Abbazia di San Martino dispose
        la  costruzione della  Torre  difensiva, la fortificazione della tonnara  e la realizzazione  di alcuni  dammusi,
        sempre a scopo protettivo. La torre fu realizzata in una decina di anni, tanto che, nel 1578, l’architetto di
        corte, Tiburzio Spannocchi, la trovò già completata. Pochi anni dopo, nel 1584, la Deputazione del Regno di
        Sicilia stabilì il suo inserimento nel sistema militare di torri costiere della Sicilia.

               Documenti  successivi  attestano  che,  nel  1714,  nella  piccola  baia  dell’Ursa,  era  attivo  un  piccolo
        porto alimentare per barche di scarso pescaggio (come, ad esempio, le feluche). All’inizio dell’Ottocento, la
        torre risulta ancora perfettamente funzionante, con una guarnigione di tre soldati, fucili e cannoni. Nel 1811,
        la  Deputazione  del  Regno  di  Sicilia  deteneva  ancora  il  suo  possesso  e  la  sua  funzione  militare.  Un
        documento di quell’anno attesta un’azione difensiva nei riguardi di un naviglio americano.



        La torre



               Sia la torre, limitrofa al mare, che la tonnara sono a pianta quadrangolare.  La tonnara, al suo interno,
        possiede un ampio cortile e l’esterno fortificato da mura. La torre , con lati di 10,50 metri circa, possiede dei
        solidi    costoloni  in  pietra  agli  angoli  ed  un  ingresso  ad  arco  ogivale.  Aveva,  per  l’approvvigionamento
        dell’acqua, un pozzo con cisterna, indipendente da quello della tonnara. Il suo vano interno quadrato, di
        circa 6 metri per lato, è quindi protetto da muri di circa 2-3 metri di spessore.
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