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2. MATERIALI E METODI

2.1. Strategia di campionamento
      La campagna oceanografica è stata eseguita con la N/O Urania dal 23 marzo al 10

aprile 1996, in corrispondenza della valle sottomarina che raccorda le piattaforme
insulari di Marettimo, Levanzo e Favignana, in un range batimetrico compreso fra i 100
m ed i 900 m circa. In nove stazioni del transetto centrale (12C, 9B, 9E, 10A, 10C, 10E,
10G, 10H) sono stati eseguiti prelievi sia nella colonna d'acqua che al fondo, allo scopo
di avere una visione integrata e contestuale del sistema acqua-sedimento, relativamente
alle principali caratteristiche sedimentologiche ed idrobiologiche. Il reticolo è stato
quindi integrato con prelievi di solo sedimento in altre 32 stazioni, in modo da
realizzare uno screening di sufficiente dettaglio per l'aspetto bionomico, che esige una
maggiore risoluzione.

      I prelievi dei campioni d'acqua sono stati eseguiti mediante bottiglie Niskin della
capacità di dieci litri ciascuna, montate su un multicampionatore di tipo Rosette. Sono
state programmate mediamente cinque quote ottiche per stazione, corrispondenti
rispettivamente al 100, 50, 25, 10, 1 % di radiazione solare. In ogni stazione un ulteriore
campionamento d'acqua è stato eseguito a 20 cm dal fondo, con un particolare
strumento di prelievo, appositamente progettato a questo scopo. I campioni di sedimento
sono stati prelevati mediante benna e box-corer, rispettivamente ai fini delle determina-
zioni bionomiche e sedimentologico-stratigrafiche. Da ogni box-corer sono state estratte
sei carote, che venivano subito aperte e subcampionate a vari strati; i dati riportati in
questa sede si riferiscono al top del sedimento prelevato.

2.2. Metodiche utilizzate
      Per l'acquisizione delle misure chimico-fisiche della colonna d'acqua è stato

utilizzato il sistema 911 plus CTD della Sea-Bird Electronics Inc., in dotazione alla N/O
Urania. Questo ha prodotto profili di temperatura, pressione, salinità, densità,
conducibilità, ossigeno disciolto e fluorescenza del mare. Le misure ottenute, sono state
tarate su campioni prelevati allo scopo, ed analizzati in laboratorio con i metodi in
routine (Strickland & Parsons, 1972; Millero & Poisson, 1981).

      Le misure scalari di PAR (radiazione fotosinteticamente attiva) e fluorescenza
naturale sono state eseguite con PNF-300 (profilatore di fluorescenza naturale) della
Biospherical Instrument, composto da un'unità di superficie e da una subacquea. Le
misure sono state effettuate fino ad una percentuale di radiazione incidente dell'I %,
rilevata generalmente fra i 60 ed i 70 m di profondità.

      La concentrazionc di clorofilla-a è stata ottenuta indirettamente dal rapporto tra i
valori di fluorescenza naturale e quelli di radianza scalare (400-700 nm), come riportato
da Kiefer & Chamberlin (1989). Il calcolo è stato eseguito considerando costanti sia il
coefficiente di assorbimento specifico (0.04 mg/m2) che il rapporto quantico di
fluorescenza del fitoplancton (0.045).

      La stima dell'attività esoenzimatica (BEA), relativa alla componente batterica, è
stata eseguita utilizzando il substrato fluorogenico L-leucine-4-methylcoumarinyl-7-
amide (LEU-MCA), che incubato per 4 ore, in opportune concentrazioni (1,5, 10 e 20
µM), con 10 ml di campione, viene scisso nel composto fluorescente MCA. La

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