Page 19 - Nappi_2004
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quando ancora il cartiotipo di questa popolazione era
sconosciuto - emerse, viste le piccole dimensioni del cranio,
tale possibiltà ma considerando improbabile la
colonizzazione sulle Egadi della sola C. suaveolens oltre che
la somiglianza morfologica con le Crocidure di Gozo,
determinate con sicurezza dal cariotipo come C. sicula, si
era preferito lasciare questi esemplari come C. cfr. sicula.
Quasi contemporaneamente Hutterer (1990), dallo studio
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della forma del quarto premolare superiore e del condilo
FIG. 5 - La Crocidura siciliana Crocidura sicula è endemica
mandibolare in Crocidure siciliane e delle isole circostanti
di Sicilia e isole circostanti, la livrea classica è rappresentata
(Egadi e Gozo ), evidenzia la costanza per tutte di questi da una netta demarcazione dorsoventrale ma gli individui di
Ustica sono più grossi e scuri, probabilmente per
caratteri e le raggruppa sotto C. sicula, conferma ottenuta
mimetizzarsi col colore della lava (A. Nappi).
anche da analisi cromosomiche (Sarà e Vitturi, 1996). Infine
l'ipotesi di conspecificità tra la Crocidura siciliana e quella
In un discorso del genere non potevano mancare le
delle Canarie C. canariensis (Sarà, 1995) non ha trovato
Arvicole, gruppo di Roditori noto per i rapidi processi
successivo riscontro (Vogel et al., 2003) e C. sicula resta,
evolutivi a cui va incontro. In Italia vive tra le altre una
assieme alla Crocidura di Creta C. zimmermanni, l'unico
forma endemica: l'Arvicola del Savi Microtus savii la cui
superstite dell'intera mammalofauna pleistocenica insulare
sottospecie M. savii brachycercus, descritta su esemplari
mediterranea la cui conservazione è quanto mai rilevante
della Sila ( CS) ( von Lehmann, 1961) e ristudiata
(Amori et al., 1999; Gippoliti e Amori, 2002).
successivamente dal punto di vista cromosomico, aveva
mostrato che l'incrocio con M. savii savii generava prole,
ma con la prima generazione non fertile per la sterilità dei
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