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Spelaeoniscus costai Caruso e Lombardo, 1976
MATERIALE ESAMINATO:
USTICA: Capo Falconiera, 3.III.1974, 3♂♂; 17.IV.1976, 10♂♂ e 5♀♀; 15.III.1986, 10♀♀.
DIAGNOSI: Le massime dimensioni degli animali distesi sono 1,1–1,2 mm per i maschi e
1,6–1,7 mm per le femmine. Tutti gli esemplari sono completamente depigmentati. I
pleopodi maschili del primo paio hanno esopoditi piccoli, mentre gli endopoditi sono sottili
e allungati; l’apice è costituito da due punte, di cui quella esterna porta due corte spine,
mentre quella interna è fornita di 5–7 dentelli (Fig. 74).
ECOLOGIA: Si tratta di una specie endogea raccolta sotto pietre ben interrate non molto
lontane dal mare. La specie sino ad oggi è considerata endemica.
DISTRIBUZIONE: Endemica dell’isola di Ustica.
Figura 73 - Spelaeoniscus costai ♂. A, esopoditi ed endopoditi del primo paio di pleopodi; B,
particolare dell’apice dell’endopodite ( da Caruso & Lombardo 1976, ridisegnata).
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