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1.4 - Notizie storiche
Le prime segnalazioni di Isopodi terrestri di Sicilia si devono Budde-Lund, il quale studia
una collezione raccolta da Grohmann e nel suo trattato del 1885 “Crustacea Isopoda
Terrestria per Familias et Genera et Species descripta”, menziona 15 specie.
Nel 1986 Adrien Dollfus pubblica una lista degli Isopodi terrestri di Sicilia e cita 31 specie
risultanti sia dalle sue raccolte sia dai dati di Budde-Lund.
Karl W. Verhoeff parla di Isopodi di Sicilia in tre lavori, due del 1908 e uno del 1933; in
questo lavoro l’autore menziona 36 taxa tra specie e sottospecie.
Arcangeli nel 1934 pubblica un lavoro sugli Armadillidium di Sicilia menziona 6 specie e
discute il loro significato (Arcangeli 1934b).
Nel 1951 Verhoeff e Buchner in un lavoro su Diplopodi, Chilopodi e Isopodi delle isole di
Ischia e Capri, forniscono anche per la Sicilia una lista di 52 taxa tra specie e sottospecie.
Brian in un lavoro del 1959 segnala Chaetophiloscia cellaria (Dollfus, 1884) per la Grotta di
Carburangeli (PA) e per la Grotta dell’Addaura (PA) e Trichoniscus pusillus Brandt, 1833
provisorius Racovitza, 1908 per alcune grotte vicino Palermo; nello stesso lavoro Brian
descrive un nuovo genere ed una nuova specie di Trichoniscidae: Neotrichoniscus manninoi,
rinvenuto nella Grotta Conza (PA). Questo nuovo Trichoniscidae purtroppo era
rappresentato da un solo esemplare di sesso femminile e ciò non permise all’Autore di
stabilirne le affinità né di classificarlo correttamente.
Vandel nel 1969 pubblica una monografia sugli Oniscidei dell’isola, studiando una
collezione messa insieme da La Greca e collaboratori.
In questo lavoro sono segnalate specie non ancora note per la fauna di Sicilia e vengono
descritte quattro specie nuove: Haplophthalmus avolensis, Beroniscus marcelli, Trichorhina sicula ed
Armadillidium lagrecai.
Successivamente vengono pubblicati da Caruso e coll. lavori riguardanti la fauna
isopodologica di Sicilia (Caruso 1968a; Caruso 1968b; Caruso 1968c; Caruso 1970a; Caruso
1970b; Caruso 1973a; Caruso 1978; Caruso 1982; Brisolese & Caruso 1974; Caruso &
Brisolese 1974; Caruso & Costa 1974; Caruso & Costa 1976; Caruso & Costa 1978; Caruso
& Lombardo 1977a; Caruso & Lombardo 1977b; Caruso & Brandmayr 1983;) e delle isole
circumsiciliane (Caruso 1968c; Caruso 1973b; Caruso 1973c; Caruso 1974; Caruso 1975;
Caruso 1976; Caruso & Lombardo 1976; Caruso & Lombardo 1982; Caruso & Ferrara
1982).
Nel 1987 Caruso e coll. pubblicano una monografia nella quale vengono segnalate 89
specie.
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