Page 25 - Pezzino_2014
P. 25
Tunisia da un canale assai stretto. Durante il Würmiano le terre emerse attorno alla Sicilia
sono più ridotte, pur essendo più estese delle attuali: non esiste più il collegamento con la
Calabria e con le Isole Maltesi, ma gli attuali bassi fondali del canale di Tunisia sono emersi
e connessi con la Sicilia. Durante gli interglaciali Mindel-Riss e Riss-Würm la condizione
geografica dell’Italia e della Sicilia corrisponderebbe presso a poco a quella attuale (La
Greca 1957).
Il clima della Sicilia è generalmente mediterraneo, con estati calde ed inverni miti e piovosi,
con stagioni intermedie molto mutevoli. Sulle coste, soprattutto quella sud-occidentale, il
clima risente maggiormente delle correnti africane per cui le estati possono essere torride.
Lungo la costa tirrenica e nelle zone interne, gli inverni possono essere anche rigidi e tipici
del clima continentale. La neve è spesso presente e abbondante al di sopra dei 900-1000
metri, ma le eventuali ondate fredde possono facilmente portarla in collina e persino nelle
città costiere. I monti interni, in particolare Nebrodi, Madonie e l'Etna godono di un clima
pienamente alpino. Sulla vetta del vulcano non è infrequente vedere nevicate anche a
Luglio, quando la temperatura si abbassa per le consuete correnti atlantiche che battono
l'isola a fine Luglio, inizio Agosto. Nelle neviere collinari e montane la neve si mantiene
bene fino a giugno e molti paesi convivono con un clima tutt'altro che mite.
Le piogge sulla Sicilia non sono complessivamente abbondanti e sono concentrate tra il
tardo Autunno e l’inizio della Primavera. Particolarmente aridi sono il versante Meridionale
ed Occidentale dell’Isola ed anche alcune vallate delle zone interne schermate dai rilievi che
limitano gli influssi marini, dove le precipitazioni annue sono molto scarse, mentre molto
forti risultano le influenze Africane. Complessivamente, la provincia di Ragusa presenta una
piovosità media annua di 513 mm, inferiore di circa il 20% rispetto alla media regionale
(633 mm); la provincia di Caltanissetta presenta una piovosità annua di circa 480 mm,
inferiore di quasi il 25% rispetto alla media regionale; la provincia di Agrigento ha una
piovosità media annua di 598 mm; all’interno di un valore così aggregato però è possibile
distinguere diverse zone con regimi pluviometrici differenti sulla base della diversa
altimetria, distanza dal mare e della diversa esposizione. La piovosità, infatti, va dai 429 mm
di Licata ai 788 mm di Bivona. Per quanto riguarda la provincia di Trapani, i valori medi
annuali sono di circa 545 mm, ben al di sotto della media regionale; la provincia di Palermo
presenta una piovosità media annua di circa 660 mm, leggermente superiore a quella media.
Nella provincia di Enna, si riscontrano in media valori di circa 480 mm, che si collocano
ben al di sotto della media regionale Il versante Tirrenico della Sicilia e quello Ionico sono
invece più piovosi soprattutto in corrispondenza dei rilievi maggiori, dove durante la
stagione invernale si verificano cospicue nevicate. La provincia di Messina è la più piovosa
dell’Isola, con una media annua di circa 808 mm. Ciò è riconducibile verosimilmente al
23