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Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 - 1890, il vulcano non ha mai cessato la
propria attività ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore
sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei.
Tra la vegetazione – non particolarmente varia – è da segnalare il Cistus incanus e il Cistus
salvifolius, la Genista ephedroides, l’Erica arborea, il Cytisus aeolicus, lo Spartium juncenum., la
Genista tyrrhena, la Silene hicesiae, la Bassia saxicola, le Acacie (Acacia cyanophylla Linde), il
giunco, (Juncus acutus L.) il Leccio, la Coloquintide, e la Tamerice.
Stromboli è l'isola più settentrionale delle Eolie e si estende su una superficie di 12,2 km².
L'edificio vulcanico è alto 926 m s.l.m. e raggiunge una profondità compresa tra 1300 m e
2400 m al di sotto del livello del mare. A poche centinaia di metri a nord-est dell'isola di
Stromboli si trova il neck di Strombolicchio, residuo di un antico camino vulcanico. Lo
Stromboli è un vulcano attivo ed esplosivo.
La storia geologica dell'isola di Stromboli ebbe inizio circa 200.000 anni fa, quando un
primo vulcano attivo di grandi dimensioni emerse dal mare, in posizione NE rispetto
all'isola attuale. Oggi di questo vulcano antico rimane soltanto il condotto solidificato
(neck). Il vero e proprio vulcano di Stromboli emerse dal mare circa 160.000 anni fa.
Sull’isola è presente una estesa macchia mediterranea e le estreme pendici del vulcano
ospitano alcuni interessanti endemismi quali Cytisus aeolicus, Genista ephedroides e Bassia
saxicola. Rivestono grande importanza paesaggistica la macchia a Genista ephedroides,
l’Euphorbia dendroides, i raggruppamenti a Quercus ilex e a Centaurea aeolica. Nel versante
orientale dell’isola, inoltre, è presente una vegetazione a Saccarum aegyptiacum.
L'isola di Alicudi è la più occidentale dell'arcipelago eoliano e si trova a circa 50 km a ovest
di Lipari. La pianta dell’isola è quasi circolare, con una superficie di circa 5 km², con coste
ripide ed aspre. L’isola costituisce la parte emersa di un vulcano spento, sorto attorno a 150
milioni di anni fa e rimodellato da successive eruzioni e fenomeni quaternari. Il territorio è
molto degradato a causa dell’eccessivo pascolo e della gariga sui terreni abbandonati. Si
segnala la presenza di Genista ephedroides, di Arthemisia arborescens, di Euphorbia dendroides ed
Erica arborea.
L'isola di Filicudi è la quinta isola in ordine di grandezza dell'arcipelago delle Eolie e la
seconda isola più occidentale dell'arcipelago (dopo Alicudi); è situata a circa 30 Km a ovest
di Lipari. L’isola di Filicudi è un grande complesso vulcanico caratterizzato dalla presenza di
tre coni eruttivi ormai spenti: Fossa delle Felci (773 m.), Montagnola (333 m.) e Torione
(281 m.). La vegetazione è caratterizzata essenzialmente dalla presenza di formazioni
arbustive come quelle del Cisto-Ericion; lungo la costa si rinvengono macchie di Euphorbia
dendroides e specie alofile in vicinanza del mare.
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