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1.5.5 - Le Isole Pelagie

                        Situate nel mezzo del Mar Mediterraneo, tra le coste tunisine e siciliane, le Isole Pelagie

                        rappresentano  l’estremo  limite meridionale  d’Italia e  fanno  parte  della  provincia  di
                        Agrigento.

                        L'isola più grande è Lampedusa (con adiacente la piccola Isola dei Conigli) con circa 20 km²
                        di superficie ed è anche la più popolosa delle tre. La seconda isola per estensione è Linosa,

                        mentre la più piccola è la disabitata Lampione.
                        Le isole di Lampedusa e Lampione (SIC- ITA 040002) ricadono nel settore centrale del

                        Canale di Sicilia, in una zona in cui la piattaforma continentale africana raggiunge verso est
                        un’estensione  di  circa  162  km.  Le  due  isole  rappresentano  un  alto  strutturale  di  questa

                        piattaforma,  costituendo  in  pratica  un horst delimitato  da  faglie  normali  ricollegabili  alla

                        tettonica dell’area del Canale di Sicilia e prevalentemente orientate in direzione WNW–ESE
                        e secondariamente NE–SW. Come Pantelleria, Lampedusa è più vicina alle coste tunisine,
                        distando  da  queste  113  km  (e  150 km  da  Malta),  che  non  a  quelle  siciliane,  da  cui  la

                        separano 205 km; la profondità massima del braccio di mare tra Lampedusa e l'Africa è di

                        120 m.
                        Il clima è mediterraneo e presenta caratteri di transizione verso il clima desertico; le estati in

                        genere  sono  calde  e  molto  asciutte  e  gli  inverni  miti  e  relativamente  piovosi; Le
                        precipitazioni medie annue sono di circa 321 mm. Si rileva una marcata concentrazione

                        delle piogge nei mesi autunnali-invernali. Il persistente spirare dei venti, a causa della bassa
                        elevazione  dell'isola  sul  livello  del  mare  concorre  a  rendere  sopportabile  anche  il  caldo

                        clima  estivo,  che  risulta  essere  così  piuttosto  costante  e  privo  degli  eccessi  che
                        caratterizzano alcune aree della vicina costa libica. A causa della spiccata insularità il clima

                        di  Lampedusa  è caratterizzato  da elevati tassi  di  umidità  relativa  per  l'intera  durata
                        dell'anno, soprattutto nei mesi invernali. La stazione di Lampedusa mostra una temperatura

                        media annua pari a 19,3 °C; la temperatura si mantiene entro valori compresi tra 13,5 °C

                        nei mesi più freddi (gennaio e febbraio), e 26,5 °C nel mese più caldo (agosto).
                        Lampedusa e Lampione fanno parte della placca continentale africana, e si sono sollevate
                        due milioni di anni fa. L'origine geologica di Lampedusa si fa risalire alla fine del Miocene.

                        L'isola è un horst ed è costituita da calcari di piattaforma e di mare basso (scogliera corallina

                        tortoniana,  strati  di  Calca  Pisana). La  superficie  dell’isola è caratterizzata dalla  presenza
                        prevalente di due tipi di roccia: il calcare (carbonato di calcio) e la dolomite (carbonato di

                        calcio e magnesio).
                        Il  paesaggio  di  Lampedusa  presenta  una  certa  complessità.  La  fisionomia  attuale  del

                        territorio  è  frutto  sia  del  passato  uso  agro-silvo-pastorale  sia  della  crescente  pressione

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